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17 Ott
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Intervista all'autore - Nicolò Gabbioneta

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Mi piace inventare storie fantastiche, quando non so cosa fare mi metto davanti al computer e scrivo.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molti personaggi si comportano come se fossero dei bambini che conosco.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Ho inventato una storia assieme a mio papà: ogni volta che avevamo tempo ci mettevamo a scriverla, a volte eravamo d'accordo, altre volte discutevamo molto, sulle parole e sulla storia. Alla fine siamo riusciti a finire il libro e da quel momento ho continuato a scrivere per conto mio, perché ormai sono capace.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
A un certo punto è arrivato il titolo giusto ed è piaciuto a tutti e due.
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Io sicuramente Geronimo Stilton, il mio primo amore, ma ora leggo un po' di tutto, mio papĂ  Jack London, Heinlein, Asimov, Illich.
 
6. Ebook o cartaceo?
Che cos'è l'ebook? A me piacciono i libri veri!
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Da sempre ascolto le storie raccontate dal papĂ  e da quando ho imparato a parlare anch'io, invento storie; prima le disegnavo, poi le dettavo ai miei genitori, alla fine ho cominciato a scriverle aiutato dal papĂ  e ora lo faccio da solo, tutte le vote che mi viene voglia.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Forse dalla storie della buona notte, ma soprattutto dalle mie invenzioni; mentre scrivevamo mio papĂ  voleva sempre rileggere ma io avevo tutto in mente e mi ricordavo tutto senza bisogno di leggere ogni volta, anche se lui non capiva come facevo.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
E' bellissimo. la prima parte del libro l'avevo stampata io e regalata ad alcuni amici e ai miei maestri, così l'abbiamo letta in classe. Da grande potrei anche fare lo scrittore.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia mamma l'ha letto per prima, poi l'ha letto a mia sorella.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi piace ascoltare gli audiolibri quando vado in macchina, anche se non li trovo mai...
 
 
 
 

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