1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
In questo lavoro, scrivere ha rappresentato un'immersione ulteriore tra i miei stessi dilemmi. Un sottile piacere accompagnato da un dolore di sottofondo, penso sia la definizione più corretta di ciò che ho provato.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tutto il lavoro sfrutta la vita reale come semplice trampolino di lancio per la trattazione di temi più astratti. La vita reale è quindi presente costantemente ma con marginale importanza.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questa opera ha rappresentato per me un tentativo di chiusura con il passato. Coronando pensieri e esperienze, con questo libro, il fine ultimo è "lasciarli fuori da me".
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Inizialmente il titolo scelto era "Icosfera". Sono arrivato, con aiuti esterni, alla conclusione che era meglio scegliere un titolo più esplicativo: "Il canto dei fragili".
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Erich Fromm, “L'arte Di Amare”. Mi ha sollevato in momenti scuri tenendomi compagnia e penso avrebbe la stessa funzione in una situazione simile
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo è indubbiamente più comodo ma scelgo ebook per motivi ambientali. Si possono conservare tantissimi libri in uno spazio che rimane contenuto nel tempo. Inoltre pubblicare in digitale è più semplice e meno costoso
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non ritengo possa definirsi una carriera per me. Imposto la questione come una esperienza che ha allargato le mie vedute.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Mentre parlavo con Virgilio (personaggio del libro) gli ho confidato che iniziava a balenarmi questa idea. Il motivo era semplice: mi ero reso conto di quanto ci stavamo discostando da discorsi che si fanno normalmente.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Senza dubbio è soddisfacente vedere una propria opera realizzata, il tutto ovviamente è accompagnato da un velato dubbio su quale possa poi essere il responso di chi lo leggerà.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Virgilio.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ritengo sia normalità. Come metodo di lettura risulta caldo e rilassante.