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06 Ott
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Intervista all'autore - Luciano Nobile

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Il mio nome è Luciano Nobile, ho 16 anni, vengo dalla Federazione Russa e ora abito in Sicilia.
Ho sempre amato la scrittura, già dall'età dei 6/7 anni realizzavo brevi racconti fantastici ma anche lunghe lettere con apposita dedica.
Dall'età di 13 anni ho iniziato la stesura di diversi libri, in particolare di due romanzi, i quali sto portando avanti, uno pubblicato da poco e un altro che pubblicherò magari in futuro.
Da tre anni frequento il Liceo Classico della mia città, ove ho scoperto la mia propensione per gli studi umanistici.
Inoltre ho trovato la passione per la teatralità che comprende la recitazione, il canto, la danza e la pittura.
Con la danza in particolare ho sviluppato un'affinità più importante.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
La notte che, come si sol dire, porta buoni consigli, anche se in realtà scrivo quasi tutta la giornata, da lettere a libri e così via dicendo.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho un autore preferito, gradisco il libro e mi complimento con la sua bravura ma se dovessi fare un nome probabilmente è Stephen King.
 
4. Perché è nata la sua opera?
È nata come passatempo, l'hobby di un ragazzo di 13 anni che poi è diventata la mia passione e anche un mezzo lavoro.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Parecchio, ho avuto modo di prendere spunto dal contesto sociale.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambi, è una via di mezzo, un ponte fra le due metà, che serve a vivere consapevolmente.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto.
Vi è la mia fantasia, i miei amici, i miei principi, la mia vita.
Nel libro si trasmette ciò che fa parte della mia vita, partendo dai miei principi ai miei difetti, alle passioni, ai miei sentimenti.
Bontà, trascendenza, immanenza, passione, teatralità, la frenesia.
 
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Coloro che sono stati al mio fianco, che hanno corretto, consigliato, aiutato, disegnato e via dicendo.
Dal primo all'ultimo sono parte del libro, potrei nominarli tutti.
Ognuno di loro è autore del libro per me.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia professoressa di Italiano.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
È una strada possibile ma rimango dell'idea che la via migliore sia il classico libro con le pagine da sfogliare nel dolce suono del silenzio.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ha la sua utilità, e la pone su un piano più tecnologico, che è il mondo dei giovani, quindi vi è una possibilità alta che questo sostituisca ebook e cartaceo.
 
 
 
 
 

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