1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono un pensionato. La mia vita è un romanzo a lieto fine! C'è stato un po' di tutto...povertà, gloria, grazia e peccato, amore e sofferenza. Non parlerei di scrittore, ma di scribacchino... che raccoglie esperienze, sogni, storie e le ripresenta in veste accessibile a tutti. Dal 2000 ventitré libri, pubblicati in proprio, ed ora due come l'editrice BookSprint.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Primo mattino e sera.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Alberto Bevilacqua.
4. Perché è nata la sua opera?
Sentivo il bisogno di comunicare... Avevo molti appunti, diari, ed ho avvertito l'esigenza di espormi e di pubblicare.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo... sono frutto di questo territorio montano, comprensorio la Valnerina, e rifletto l'ambiente sociale, umile, povero, in cui sono vissuto.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Mi piace presentare sempre la realtà che ho vissuto e che vivo con occhi d’innamorato. La realtà nuda e cruda spesse volte ferisce, occorre allora indorarla con la fantasia, con un pizzico di poesia.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, tanto! Riporto esperienze vissute, attese nutrite...
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno in particolare. Solo il desiderio di comunicare una mia visione della vita.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
I miei libri non sono romanzi, ma raccolte, riflessioni, pensieri al vento. Ho iniziato con Bagliori, Emozioni, per continuare con Repenzace, Gianfrà...Bagattelle, Il Diavolo e l'acqua santa...per finire con Figure di preti e In tempo di corona virus.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo di sì, ma un libro da tenere in mano e sfogliare è sempre più bello.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È il futuro. Chi vivrà... vedrà!