1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Karen Corato, sono una ragazza di trentuno anni che abita con suo marito a Chivasso, in Provincia di Torino. Esattamente non so quando ho deciso di cimentarmi in questa bellissima impresa. Amo leggere e scrivere da sempre, storie di qualunque tipo, probabilmente se non mi avessero costretto a provarci sarebbe stato sempre un sogno nel cassetto.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non c'è un momento esatto, a volte le idee vengono nei posti più impensabili, dal bagno al mare, mentre si è a fare una passeggiata... Ringrazio parecchio la tecnologia, il cellulare, in questi casi, è utilissimo. Non sempre si hanno carta e penna in mano.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ahi, una domanda di riserva? È impossibile citarne solo uno, potrei fare un elenco infinito, e già mi avete agevolato, poiché se mi aveste chiesto di uno scrittore in generale saremmo fregati. Patrizia De Grazia, Ken Follett, Jeffery Deaver, la Rowling, Dan Brown.
4. Perché è nata la sua opera?
Avevo voglia di fare dei cambiamenti, scrivere gialli è sempre stato uno dei miei sogni nel cassetto, e questa opera è nata per far credere che ogni cosa è possibile, basta solamente provarci.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il racconto penso che racchiuda diversi contesti ed ambienti, c'è vita reale nei personaggi che ho creato, magari tanti si immedesimeranno in loro.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Come spesso mi viene da dire, scrivere e leggere vanno di pari passo, amo evadere dalla realtà e di conseguenza scrivere qualcosa che non capiti spesso e che possa far evadere il lettore dalla realtà dei giorni nostri.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Il personaggio principale raffigura molto il mio carattere, ed ho voluto omaggiare alcune persone che mi hanno influenzato descrivendo qualcosa nel carattere di qualche personaggio. A chi ho fatto leggere il racconto prima della pubblicazione lo ha notato, e la cosa mi ha fatto parecchio piacere.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
La mia professoressa di Italiano delle medie è stata la fonte primaria del racconto. Lei senza volerlo mi ha dato la base per scriverlo. Forse neanche lo ricorderà, ma io ci tengo sempre a citarla.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla mia carissima amica Patrizia De Grazia, è una persona che stimo moltissimo, il suo parere è stato fondamentale perché avevo bisogno di qualcuno che fosse sincero ed onesto.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Amo sia il cartaceo che l'ebook quindi possono tranquillamente viaggiare assieme. Certo, mi è capitato di leggere l'ebook, e poi di prendere subito dopo il Cartaceo...
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È una cosa fantastica l'audiolibro! Le voci di chi racconta sono fantastiche e danno la possibilità a persone con problemi di vista e tempo di ascoltare e provare l'emozione senza dover più esserne in paranoia.