1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è donarsi agli altri, è imprimere nero su bianco vita reale ma è anche creare e rendere vero un sogno, dare vita a un pensiero.
È rendere fruibile nel lettore un episodio o uno spaccato di tempo in cui può identificarsi o confrontarsi o attingere spensieratezza, positività o profondità di valori.
È invenzione, è creatività!
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Alcune disavventure e il capitolo storico sulle tradizioni storico sociali culturali della mia città d'origine, i miei valori e esperienze umane sono uno spaccato di vita realmente accaduta.
Per il resto no, ho giocato tanto con la fantasia!
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Il libro che avete tra le mani nasce per stare con voi.
Scrivere ha significato realizzare un sogno, sfidare me stessa! Impegno e tanta dedizione.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
È nato subito non appena mi sono posta la domanda di come intitolarlo.
Di getto, immediato deciso dal destino e dettato dal cuore.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Memorie, di Carmelo Bennici.
Mai pubblicato è uno dei libri di nonno.
È famiglia!
6. Ebook o cartaceo?
Adoro il cartaceo da sfogliare tra le mani, sentendo l l'odore della stampa seppure un ebook può essere una valida alternativa da avere sempre con sé. Memorie
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Avevo quattro anni quando esplose la mia risaputa passione per i libri la mia mia curiosità sulla conoscenza mi portava a voler leggere di tutto nelle varie fasi del mio percorso di crescita: dalle fiabe alle favole a generi eterogenei e adatti alla mia età.
Ho da sempre nutrito questo sogno.
Da ragazzina scrivevo una marea di diari e poesie.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Era una domenica antecedente al periodo di lockdown in cui decisi di mettermi al pc, mesi in cui ho visto questo sogno divenire concreto davanti ai miei occhi.
Mi è esploso all'improvviso in testa come una bomba da tempo mi balenava l'idea di provare a cimentarsi in quest'impresa e il primo giorno ci fu la stesura dei primi tre capitoli.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Emozione forte, soddisfazioni e felicità nel mettermi alla prova! Mi sono anche divertito nel rileggere alcuni episodi pensando che da esterno l'avrei acquistato subito.
Ho provato anche stupore nel vedere come per magia prendevano vita i miei pensieri.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Era destinato a mia madre, purtroppo non c'è stato il tempo.
Sarà letto da una carissima collega che da sempre mi ha invitato a scrivere un libro perché i miei racconti erano affascinanti e divertenti.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Benvenga se può aiutare a superare certe barriere costituite dalla mancanza di tempo o da disabilità o semplicemente perché può far piacere sentirsi narrare un libro.