1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Mi chiamo Suami e sono una ragazzina dal carattere allegro ed estroverso. Amo la compagnia e sto volentieri insieme alla mia famiglia e i miei amici. Sin da quando ero molto piccola, scrivevo in continuazione storielle e piccole fiabe molto apprezzate da parte di insegnanti e compagni. Capii quindi di voler diventare scrittrice.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Principalmente, la notte. Durante questo momento della giornata accadono avvenimenti che non vediamo, perciò penso che sia un momento, non solo silenzioso, ma anche speciale per dedicarmi alla mia passione.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Pierdomenico Baccalario o Ulysses Moore.
4. Perché è nata la sua opera?
Volevo raccontare di alcuni avvenimenti realmente accaduti nella mia vita, ma in modo divertente e fantasioso. Perciò ho iniziato a scrivere.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Personalmente mi sono sempre trovata in difficoltà nel contesto scolastico. Infatti venivo spesso giudicata per il mio modo di vestire fuori dagli schemi. Lo stile che si usava negli anni ’70/’80 mi ha sempre affascinata e mi sono trovata a mio agio nell'indossare il tipo di vestiti che ai tempi ancora si usavano. Inoltre ho volutamente deciso di non stare in compagnia di chi mi giudicava per il mio modo di pensare e per la mia religione, per me molto importante. Perciò negli anni ho scelto un gruppetto di ragazzi/e che mi hanno insegnato a dimenticarmi del giudizio altrui e cogliere il meglio dalla vita. Sono diventati i miei migliori amici e dato che, assieme ci sentivamo grandi combinavamo spesso e volentieri piccoli disastri. Ci è sembrato quindi opportuno soprannominarci "I Titani".
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambi, perché racconto la realtà distorcendola con la fantasia.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto, perché sono la protagonista del mio libro e mi descrivo esattamente come ero quando avevo dai 10 ai 13 anni.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
Principalmente i miei amici, a cui per molto tempo ho voluto bene e che mi sono sempre stati accanto. Ma un grazie particolare lo devo alla mia famiglia, che ha contribuito alla realizzazione del mio sogno: diventare scrittrice.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia nonna, una mia grande amica alla quale voglio molto bene.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Personalmente ho sempre preferito il cartaceo e molte persone che hanno acquistato il mio romanzo hanno scelto lo stesso formato. Perciò credo che il cartaceo sia quello che ancora vada per la maggiore.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che sia molto utile per chi ha difficoltà nella lettura.