1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Lecco, 78 anni fa da famiglia di operai, durante la scuola mi piaceva molto disegnare e crescendo ho affinato la tecnica. Per 33 anni ho vissuto a Lecco, lavoravo in un'azienda metal mecchanica e prima di sposarmi mi feci trasferire a Milano presso la sede della società. Solo dopo essermi sposato mi sono trasferito a Milano, dove svolgevo l'attività di impiegato. Dopo 40 anni di lavoro la meritata pensione, e quando anche la moglie è andata in pensione ci siamo trasferiti in provincia di Brescia dove ci godiamo la vita.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
"Il giro del mondo in 80 giorni".
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Penso che non dia quella fantasia che dà il libro cartaceo.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Diciamo tue e due.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
La passione per la montagna.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Che chi ama la montagna bisogna amarla veramente, perché la montagna aiuta a essere forti anche nella vita, insegna che anche nelle vittorie e nelle sconfitte si esce più forti.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Piano piano durante il corso della vita, scrivevo le salite che facevo e le tenevo nel cassetto.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, stavo lavorando come portiere di uno stabile e nei momenti di pausa è scattata la scintilla di scrivere i mie ricordi di montagna.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sì, tante volte perchè ne scrivevo un pezzo alla volta.
10. Il suo autore del passato preferito?
Giulio Verne.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per chi non può leggere e se è letto bene, anche così si può sognare.