1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è intraprendere un viaggio, non si sa mai quando questo possa terminare perché la vita è imprevedibile. È introspezione. È cura, a volte fa paura. È dimenticare.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro gli incontri sono reali, sono stati la scintilla che hanno dato vita allo studio. Vorrei sottolineare che il primo incontro è stato informale e del tutto casuale. Il primo incontro è stato con Carlos, conosciuto tramite amici di amici, un pomeriggio di sole ai giardini Margherita di Bologna durante il mio periodo universitario.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Per me scrivere quest’opera è stata una trasgressione a ciò che comunemente si indica normale: cioè, per me preparare la tesi magistrale su un argomento come la prostituzione è stata un’occasione da non perdere. Ascoltare i racconti dei singoli intervistati è stato molto toccante e a tratti agghiacciante, ma ho cercato di essere il più possibile oggettiva.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è avvenuta mediante estrazione da un cestino, come a volte i genitori fanno con i nomi del figlio o della figlia che nascerà a breve.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
In un’ipotetica isola deserta, con me porterei i testi dei grandi Italo Calvino e Pasolini, avendo la possibilità di ascoltare anche le registrazioni con le interpretazioni di Gassman perché mi hanno indotto spesso alla riflessione e guidato durante alcuni periodi bui della mia vita.
6. Ebook o cartaceo?
Cartaceo o eBook? Certamente L’eBook permette una maggiore accessibilità, mentre il cartaceo regala per gli appassionati della carta e del rumore del sovrapporsi dei suoi fogli emozioni uniche ai sensi della vista e dell’olfatto.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
In realtà, non ho intrapreso la carriera da scrittore, ma ho semplicemente deciso di pubblicare la mia idea, di esternare un mio pensiero basandomi sulla letteratura preesistente.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L’idea nasce dalla curiosità di vedere con occhi diversi il fenomeno della prostituzione legato alle migrazioni. Un pomeriggio di primavera dello scorso anno, il mio amico Marco mi chiese di andare a fare un giro al parco e di prendere il sole. Ed è lì che poi ho conosciuto meglio Carlos quando ci ha raggiunti. È stato il confronto tra le nostre storie a dar vita qualitativamente a questo progetto di ricerca e alla nostra amicizia.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Gli effetti della mia prima pubblicazione sicuramente saranno positivi, positivi in primo luogo per me, per la mia autostima, e in secondo luogo per il lettore che eventualmente comprenderà il fenomeno in una chiave diversa, credo.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona che ha letto il mio libro interamente è Graziano, il mio compagno di vita.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L’audio libro è uno strumento efficace ed integrativo.