1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Di origine siciliana, completato gli studi mi sono trasferito a Como, ed ho iniziato a scrivere vent'anni fa.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nel pomeriggio, trovo il miglior momento per coordinare tutte le idee che traduco in scrittura.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Franco Villani, Oriana Fallaci, Indro Montanelli.
4. Perché è nata la sua opera?
Per il dolore vissuto per la perdita del proprio gattino Gerri in particolar modo ed altri gattini.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Gli accadimenti giornalieri nel mondo in cui viviamo e la scomparsa di alcuni valori del vivere in una società civile.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per quanto mi riguarda scrivo per raccontare la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. È il mio essere.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Dal punto di vista inventivo nessuno.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia moglie Renza.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
No, perché il cartaceo conserva un certo fascino insostituibile.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
No comment, salvo i casi umani di necessità.