1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Il mio nome è Eva Tiziana Tusa, sono nata in quella bella isola bagnata dal mar Mediterraneo che porta il nome di Sicilia in particolare nella città di Catania che si affaccia sul mare e che come tutte le città siciliane mostra in essere il suo calore non solo geograficamente presumibile ma anche e soprattutto umano e tipico della gente del sud. Nasco in un normalissimo quartiere borghese della città da papà laureato in economia e commercio e dirigente amministrativo di un’importante società petrolifera americana con sede in Italia e mamma ex designer.
Sono cresciuta con i migliori principi educativi che un figlio possa ricevere dai propri genitori capisaldi principali ed essenziali alla formazione psicologica del bambino, i miei genitori mi hanno sempre instillato la sacralità dei valori morali che dovrebbero stare sempre alla base dell'educazione di ogni bambino. Ho frequentato le migliori scuole percorrendo il percorso istruttivo dalle elementari sino alla maturità del diploma in ragioneria amministrativa nonché sino ad arrivare ad una quanto più profonda qualificazione come educatrice d'infanzia, alternando il tutto con il ritmo di una vita sana imbastita da divertimenti sani e puri conducendo un esistenza normale caratterizzata sul essere prima bambina, pertanto una vita correlata da tale fase, poi adolescente e quindi attraversando le fasi più o meno problematiche, quanto piacevoli e soddisfacenti ed emotivamente belle di tale fase e poi adulta tra un esperienza di vissuto intrecciata ad amori falliti, delusioni subite in diversi campi dell'esistenza che in qualche modo poi rafforzano e maturano ognuno di noi nel modo in cui ci approcciamo al mondo insegnandoci ad avere una visione diversificata e più esperiente delle vicende che andiamo a vivere e ciò riguarda tutti noi non solo me. Da giovane sono sempre stata una persona nelle varie fasi della mia esistenza abbastanza sensibile e profonda versatile ed percettiva verso il mondo, la natura, verso dio poiché anche in questo campo i miei genitori hanno fatto un buon lavoro forse perché figlia unica magari essi maggiormente concentrati su di me ma comunque vigili ed attenti, pertanto il mio essere è sempre stato tenero ed generoso verso gli altri ma non ancora sviluppante attitudini per la scrittura se non proficua a scuola in tutte le materie letterarie. Successivamente intorno all’età della maturità non dopo qualche anno probabilmente grazie a diverse delusioni si sviluppa gradualmente una grande sofferenza ed una più grande sensibilità verso l'animo umano che man mano che passano gli anni si accentua e mi dà modo di prendere coscienza della mia vocazione allo scrivere nata proprio dalla sofferenza da un cuore rotto che è andata sviluppando e maturando nel corso degli anni e della mia maturità intellettiva ed interiore dando luogo a ciò che adesso sono o comunque sento di essere e di poter trasferire al lettore attraverso le mie opere.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Nell'arco della giornata per me i momenti favorevoli alla scrittura possono essere diversi. In realtà penso che per uno scrittore così come per un poeta o comunque chi nasce con un tale dono e con questo talento non vi sia un momento specifico che determini la messa in atto dei suoi pensieri, dei suoi saggi quanto dei suoi componimenti in quanto la mano dell'autore scrive di getto dettata da un sentimento e da emozioni profonde che fuoriescono dal suo essere naturalmente e spontaneamente veicolate da tale mezzo del medesimo in qualunque momento della giornata, del mese, dell'anno del tempo poiché lo scrittore così come il poeta risulta portatore di sensazioni istintive e vere trasmettitore di messaggi interiori che vogliono trovare un riscontro positivo ed un interfaccia con anime uguali che si augura leggeranno e capiranno il senso profondo e vero che egli vuole trasmettere ai propri lettori.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Vi sono diversi autori contemporanei molto bravi che trasmettono in modo chiaro ed efficace i propri pensieri e sentimenti nonché' emozioni alla gente sperando che questi ne colgano il significato dei loro messaggi. Al momento uno dei miei preferiti è lo scrittore Roberto Saviano autore del libro di grande successo ''Gomorra'', testo molto interessante trattante la tematica alquanto scottante della ''Camorra'' una delle piaghe sociali che coinvolge per coscienza non soltanto ''l'hinterland'' napoletano ma tutti noi oppressi e vittime innocenti o meno di tale organizzazione criminale soggetto primario non solo del libro che Saviano sviluppa con estrema maestria e portando alla nostra conoscenza quanto nascosti ma esistenti affari illeciti e ben progettati in sottobosco invisibile alla legalità e alla comunità sociale. Pertanto da parte mia un apprezzamento speciale al coraggio quanto all'esplicita consapevolezza di una realtà che interessa tutti noi.
4. Perché è nata la sua opera?
In quanto educatrice d'infanzia la mia opera nasce da una attenta quanto scrupolosa visione a distanza ravvicinata di queste meravigliose creature che sono i bambini e dalla consapevolezza di quanto essi siano necessari alla nostra vita. Quest'opera nasce perché' attraverso la mia approfondita conoscenza di queste meravigliose creature desidero far riflettere le persone su quanto noi tutti siamo fortunati ad avere con noi i nostri figli perché i bambini oltre a regalarci gioia, sorriso, genialità, creatività, inventiva e a distrarci dalla farraginosa vita che conduciamo quindi molte volte guaritori consapevoli o inconsapevoli di esserlo ma comunque sanatori del nostro ''io'' sono il benessere, il genio futurista sono la luce del nostro futuro e non è così scontato visto che nel mio libro voglio far riflettere le persone sull'importanza di salvaguardare i propri figli che potrebbero essere vittime dei mali del mondo alcuni dei quali ho enunciato nel mio testo allo scopo di informare e trasmettere questo messaggio di pace perché desidero che tutti i genitori vengano alla consapevolezza di sapere quanto i loro bambini i nostri figli siano preziosi siano meravigliosi, siano i nostri stessi posteri, l'eredità umana alla quale lasciamo un mondo che essi avranno il compito di portare avanti al meglio quindi essi rappresentano quella luce, ognuno di loro rappresenta quelle luci che hanno diritto di sopravvivere anche là dove tutto è così difficile, i nostri figli sono luce e come tale vanno protetti da ogni male pertanto il mio messaggio composito si esplica attraverso l'affrontare tali tematiche, affinché spero io possa condurre la gente alla seria riflessione sulla preziosità dei nostri carissimi bambini che sono ''La Luce del Futuro''.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sicuramente l'ambiente dove si nasce e dove poi si cresce è determinante ai fini educativi che sono a completamento e camminano sicuramente in modo simbiotico con il tipo di educazione che viene data dai genitori e dai modelli che essi stessi con il loro comportamento trasmettono ai figli. Nel mio caso avendo avuto una più che bella infanzia nonché fanciullezza e completando con la maturità intellettiva, personale e caratteriale, il contesto sociale nel quale ho sempre vissuto o comunque dove continuo a vivere influisce in modo positivo ed incoraggiante poiché atto alla formazione di pensieri e comportamenti educativi e composti che hanno favorito e favoriscono lo sviluppo di atteggiamenti sicuramente propensi alla mia formazione letteraria che si nutre di un ambiente tranquillo rispettoso educato di un buon ceto sociale eintessuto di una buona cultura già coltivata in famiglia sin da piccola e di uno stile comportamentale adeguato.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Questa è una domanda alla quale si potrebbe dare una variegata serie di risposte dalle mille sfaccettature. In questa risposta rientra pure il pensiero soggettivo di ogni scrittore poiché non per tutti scrivere significa l'una o l'altra cosa ma per ogni autore si ha una specifica risposta che viene dettata dalla propria personalità dalle proprie emozioni e dalla propria interiorità. Per me scrivere in certi momenti della mia vita mi riferisco a quei momenti più bui dove non si trova nessun appiglio al quale aggrapparsi scrivere ha rappresentato metaforicamente e poi fattivamente un vero e proprio ''salvagente'' un sostegno psicologico ho canalizzato ed esternato attraverso la scrittura i miei sentimenti, le mie paure, le mie ansie, le mie emozioni, ed altro che hanno riempito pagine di poesie oltre un centinaio da me composte molte delle quali hanno vinto diversi concorsi letterari proprio perché profonde e riflettenti i miei vari stati d'animo quindi evasione dalla realtà pure la scrittura come guaritrice e rifugio. Poi ovviamente esiste pure la scrittura che l'autore utilizza come veicolatore per raccontare e raccontarsi e in questi termini essa è propedeutica e anche trasmettitrice di messaggi di mie valutazioni e considerazioni che desidero condividere con i miei lettori come per il mio libro dal titolo I BAMBINI ''LA LUCE DEL FUTURO''.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Poiché questo mio testo I BAMBINI ''LA LUCE DEL FUTURO'' nasce dal mio cuore e dai sentimenti per essi sempre provati quali profondo amore, tenerezza, rispetto e comprensione penso che nella trattazione ci sia tanto di me ci siano buona parte delle mie qualità o virtù di cui il mio carattere il mio essere la mia indole si compone quali amore primo fra tutti tenerezza, consapevolezza, comprensione, lealta, senso di giustizia, uguaglianza fra razze, uguaglianza fra ceti sociali, uguaglianza fra popoli, odio per i surprusi, odio per la violenza profusa in tutte le sue forme, odio per la tracotanza dei potenti, odio per coloro che vogliono essere tali, quindi amore per i bambini e per la loro fantasia, immaginazione, per l'innocenza e la loro franchezza, amore per i bambini e la loro presenza nelle nostre vite. Ritengo che in questo testo ci sia tanto di me forse tutto il mio essere e il mio cuore nell'esprimergli la mia dovuta ammirazione da essi pienamente meritata.
8. C’è qualcuno che si è rivelato fondamentale per la stesura della sua opera?
No, non vi è nessuno in modo particolare che si è rivelato fondamentale per la stesura della mia opera se non i soggetti cardini ed ispiratori della stessa, ossia i dolcissimi tenerissimi nostri amabili ''Bambini'' perché sono solo essi coloro che mi hanno giustamente fornito il materiale necessario stimolatore per mettere per iscritto le suggestive sensazioni a me donate impreziosendomi ed al tempo stesso arricchendomi maggiormente.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Per la prima volta non appena ho completato la stesura del mio saggio lo feci leggere ad un mio caro amico anch'egli scrittore e poeta al quale per le tematiche affrontate e da come affrontate ed il senso generale d'esso piacque molto anche perché' mi disse di riconoscerlo come un testo alquanto profondo e sensibile ad una realtà purtroppo brutale, triste e vera anche se timidamente speranzosa in un futuro migliore che i bambini ci possono regalare.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Partendo dal concetto che secondo me il libro cartaceo rappresenta la tradizionalità in tutto il suo essere esprimendo tutta la sua importanza e la sua maturità di significato in base ai temi trattati, in base agli argomenti sviluppati ed è un classico al quale sempre il lettore si è rapportato e si rapporta continuamente in un continuo approcciarsi attraverso la lettura dalla quale trarre insegnamento e cultura, il libro cartaceo rappresenta la fonte patrimoniale per eccellenza bene, inestimabile ma ovviamente nel 2020 si può anche parlare di ''ebook'' come trasmissibilità di informazioni in alternativa al cartaceo e visto che viviamo in un mondo ormai tecnologicamente avanti e dove ogni cosa si può comunicare attraverso i media elettronici perché' dire no alla forma elettronica per prendere visione di un libro, o di un testo, o di una poesia, ben venga quindi anche questa forma di trasmissione di cultura purché' la conoscenza non si arresti mai.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come per le altre forme di veicolo informativo di cultura e conoscenza anche l'audiolibro riveste un ottimo ponte di comunicazione per connettere il pubblico al pensiero del poeta o dello scrittore o dell'autore che oltre al cartaceo che deve essere sempre a mio parere presente venga pure trasmesso, riferito, pubblicizzato e fatto conoscere per mezzo dell'audiolibro quale anche nuova frontiera della propagazione e dell'informazione della cultura e del sapere attraverso il quale poter prendere visione di opere e testi vari.