1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
"I Santi dalla scrittura" mi ha dato grandi emozioni. È difficile trovare le parole con cui esprimere ciò che ho provato. Le loro giornate, così come sono state da questi vissute, mi riempivano di esclamazioni di meraviglia. Ho notato che questi uomini e queste donne pur non conoscendosi, trasmettevano un fine unico nei comportamenti e negli atteggiamenti, pur possedendo ciascuno un temperamento e un carattere diversi. Le scritture con spiccate tendenze innate negative, così come emerge dallo studio grafologico di P. Girolamo Moretti, sta a testimoniare come si possa con la volontà, la preghiera e la forza dell'amore vincere per trasformare il male in bene: una sublimazione assolutamente necessaria anche per fini pedagogici.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Della mia vita reale in questo libro non c'è niente, perché altrimenti sarei una santa anch'io.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Giovanni Luisetto da Padova (riconosciuto Santo per fama), il più fedele tra i suoi Discepoli e suo principale Collaboratore, mi fotocopiò queste pagine affinché fossero divulgate riponendo in me la massima fiducia come testimoniano le sue lettere a me inviate. L'insegnamento naturale, senza artifici, non può che incuriosire in particolare sia gli Insegnanti di Religione che i giovani italiani e non. È un libro che non può mancare nelle Scuole Cattoliche e gli esempi riportati valgono molto di più di tante parole. Quindi per me ha un grande valore etico e morale. Già mi sono espressa su questa giovane grande Casa Editrice che è la BookSprint e che il mondo cattolico, in questo caso, dovrebbe sentire il dovere di esprimere molta gratitudine a Vito Pacelli.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo era già compiuta e non potevano esserci alternative.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su un'isola vorrei uno dei libri che ha scritto P. Giovanni Luisetto: "Egli sapeva quel che c'è in ogni uomo" (Note di direzione spirituale). Un libro che fa riflettere sulla Teologia, Filosofia, Psicologia in armonia con le onde del mare, con il silenzio dell'aria, con i colori della natura e con l'anima che vuole cercare la pace. Ma l'isola la possiamo trovare anche nelle nostre case e in ogni dove se abbiamo voglia di silenzi che parlino.
6. Ebook o cartaceo?
Tutti e due per motivi diversi o per gli stessi motivi, dipende...
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Altri libri mi hanno coinvolto, ma essere scrittore significa scoprire, o meglio descrivere ciò che sai trasmettere in modo creativo e personale. Questo lo giudicherà il lettore.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Santa Teresa del Bambin Gesù, secondo P. Girolamo Moretti, è la più psicologa tra i santi. Riuscì con uno stratagemma davvero originale, far smettere di piangere con una conchiglia, una suora che piangeva sempre per qualsiasi cosa.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È come far nascere un figlio. L'attesa, il travaglio, la nascita e... la crescita!
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Io. Perché erano anni chiuso in una biblioteca anche se prestigiosa.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Bene per chi ha questa necessità.
Note: Tengo a precisare che il ricavato di questo libro non sarà a fine di lucro, ma servirà per nuove pubblicazioni sempre per il bene comune. Noi abbiamo fatto il primo passo, adesso tocca a Voi a fare il secondo mettendo in moto la Vostra volontà e la Vostra coscienza nell'acquistarlo.