1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Per me scrivere è una sorta di voluptas mentale, nel senso che comunicare non è solo un atto di mera creatività fine a se stessa, ma è soprattutto un costruire nuovi mondi di riflessioni, un tessere trame del pensiero umano, un erigere ponti di possibili scambi culturali, un imbastire relazioni interpersonali costruttive e formative, un ripiegarsi su stessi per meglio conoscersi.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In questo libro è presente tutto un mio mondo di riflessioni, di ansie, di timori, di gioie condivise, di progetti o abbozzati o abortiti o realizzati.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questo libro è un atto dovuto per tutti coloro che hanno contribuito alla crescita delle persone libere.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Nulla è facile e spontaneo, senza il proprio travaglio interiore.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
La Bibbia in toto.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Appena iniziai a leggere, ho subito sentito il bisogno di scrivere.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro di filosofia nasce per un bisogno vitale e per un'esigenza dell'anima.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Una grande gioia.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Spero qualcuno interessato alla filosofia.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro rappresenta una grande possibilità di comunicazione verbale, soprattutto per chi ha difficoltà visive o per altro.