1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nata in un piccolo paese della Sardegna, dove ho vissuto fino ai vent'anni per motivi lunghi da spiegare mi sono trasferita a Roma qui ho conosciuto il ragazzo che è diventato mio marito. abbiamo tre figli di cui andiamo orgogliosi e tre meravigliose nuore. Quattro nipoti che adoriamo e pochi amici ma veri. Ragion per cui ci riteniamo fortunati nonostante le molte difficoltà che abbiamo dovuto affrontare compreso il fatto di doverci trasferire all'estero per lavoro e lasciare tutto. I sacrifici fatti però ci consentono oggi di condurre una vita dignitosa. In quanto allo scrivere è un sogno che coltivi fin da bambina e finita la vita lavorativa ho finalmente il tempo per realizzarlo.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Prediligo la sera, tutto è più tranquillo e posso riordinare i pensieri che durante la giornata mi si affollano nella mente.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Valerio Massimo Manfredi. Amo come sa mescolare realtà e fantasia, leggende e avvenimenti storici.
4. Perché è nata la sua opera?
Vorrei condividere con altre persone alcune esperienze nonché storie e leggende della mia terra cui sono molto legata e poi... Merlino un personaggio che mi ha sempre affascinato e che davvero mi sarebbe piaciuto incontrare.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo infatti il racconto è contornato di avvenimenti storici e fatti di vita quotidiana che facevano parte della mia adolescenza e giovinezza in quegli anni (60- 70).
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose così come lo è leggere.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto di ciò che sono e molto di ciò che avrei voluto essere spalmato però in diversi personaggi.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Il sostegno e incoraggiamento che ho avuto da mio marito Ezio è stato fondamentale.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia nipote Miriam, ha quattordici anni e le idee molto chiare sul futuro, tanto è vero che vuol fare il sindaco per poter cambiare le cose. Attraverso lei vorrei dire alle nuove generazioni che a suo tempo non siamo rimasti inerti davanti ai problemi del nostro mondo e che auguro loro miglior fortuna.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
No, è un ottimo complemento ma il cartaceo deve continuare a vivere.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Avendo parenti e amici che hanno problemi per leggere trovo che sia un'ottima soluzione da portare avanti!