1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Ritengo che scrivere sia la massima forma di espressione di se stessi, attraverso la scrittura è possibile trasferire la propria conoscenza, i propri sentimenti e le proprie sensazioni ad altri individui, ampliando, talvolta, anche le vedute di questi ultimi.
Mentre scrivo provo delle fantastiche sensazioni, credo che sia paragonabile allo scultore che pian piano realizza la sua opera dando concretezza a ciò che prima era solo astratto.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Questo libro è principalmente frutto dei miei studi universitari e della mia esperienza in ambito forense, tuttavia talune argomentazioni sono state trattate in virtù di eventi che mi hanno colpito personalmente.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere questo libro rappresenta per me una grande realizzazione e un'immensa soddisfazione, poter condividere con altre persone il proprio pensiero, i propri punti di visti e la propria conoscenza procura delle sensazioni alquanto appaganti.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata alquanto semplice in quanto riproduce esattamente il contenuto del libro.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Su un’isola deserta non potrei desiderare altro che avere uno dei libri scritti dal fantastico maestro Eckhart Tolle. Chi ha letto i suoi libri sa che la felicità non proviene dall'esterno bensì da noi stessi e pertanto anche soli su un'isola deserta sarebbe possibile essere in pace con se stessi.
6. Ebook o cartaceo?
Certamente cartaceo, il calore che offre un libro o una biblioteca non è possibile scorgerlo su un dispositivo elettronico.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
In realtà pensavo alla carriera di scrittore da molto tempo tuttavia per mancanza di tempo non sono mai riuscito a realizzare questo grande obiettivo finché, un giorno, scrivendo anche a notte fonda sono riuscito a concludere l'opera.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di questo libro è nata in primis grazie al percorso universitario seguito ed alla carriera lavorativa intrapresa e successivamente in virtù di racconti di persone letteralmente annientate da azioni alienanti perpetrate nei luoghi di lavoro nonostante le tutele previste dal nostro ordinamento.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Probabilmente ogni tentativo di descrivere cosa provo sarebbe vano ed estremamente limitato rispetto all'emozione reale. Tuttavia veder realizzare e pubblicare la propria opera rappresenta un'immensa soddisfazione personale ed in questo caso anche professionale.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia madre, avendomi sempre sostenuto nella realizzazione delle mie idee non poteva che essere la prima a leggere l'opera.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'audiolibro ritengo sia un'ottima innovazione soprattutto per coloro i quali, per particolari patologie, non possono godersi una buona lettura.