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BookSprint Edizioni Blog

19 Nov
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Intervista all'autore - Paola Viva

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Non ho mai avuto il senso di appartenenza ad un luogo... ho sempre vissuto un po' là e un po' qua. Ma questa cosa non mi è mai pesata; ho sempre amato spostarmi, vedere posti nuovi e conoscere gente nuova.
Non ho mai scelto di diventare scrittrice, è la scrittura che ha scelto me.
Da quando ero piccola ho sempre sognato di scrivere un mio libro e, magari, anche più di uno.
La mia passione per la scrittura mi ha sempre accompagnata, nei periodi di luce e in quelli di oscurità.
 
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento ben preciso per scrivere. Qualsiasi momento è adatto per esprimere i miei sentimenti e le mie emozioni sui quei pezzi di carta che tanto amo.
Ammetto però che, spesso, scrivo la sera... nel momento in cui nella mia testa esplodono mille pensieri, mille nuove idee, mille nuovi momenti ed emozioni.
 
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Senza dubbi, J.K. Rowling.
Il suo modo di scrivere, la sua creatività mi ha sempre affascinata ed è sempre riuscita, dalla prima volta, a farmi entrare nel suo mondo con, come mezzo di trasporto, solo le sue parole.
Lei è riuscita ad emozionarmi con i suoi libri e spero anche io, un giorno, di diventare come lei. Di riuscire ad emozionare. Di riuscire ad esprimere al meglio la gioia e la tristezza.
 
4. Perché è nata la sua opera?
Devo essere sincera…
Inizialmente, scrivevo su quei pezzi di carta per togliermi dalla testa e dal cuore grandi pesi, come la nostalgia, il sentirsi inadatta, il bullismo.
Scrivevo e scrivevo perché, e non esagero, era l'unica cosa che mi teneva in piedi, che mi rendeva libera.
Piano piano, ho iniziato a darle forma, alternando ai momenti più bui, momenti in cui mi sono sentita felice, in cui mi sono sentita forte.
E, il resto, è venuto da sé.
 
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Tanto, anche perché di questi tempi noi adolescenti siamo continuamente presi dall'aspetto esteriore, dalle apparenze.
Pensiamo che, per essere perfetti, bisogna seguire determinati canoni di bellezza.
Soprattutto per noi ragazze, che a tratti ci sentiamo così fragili e così imperfette, questo mondo non è facile.
Ma, in questo libro, ho cercato di sottolineare il fatto che noi, così come siamo, siamo perfetti a modo nostro. E niente e nessuno potrà dire il contrario.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Credo che scrivere sia entrambe le cose...
È un'evasione dalla realtà perché ti permette di creare un proprio mondo interiore e di esprimerlo a parole.
Ma è, soprattutto, un modo per raccontare la realtà, nelle sue ombre e nei suoi punti di forza.
È un modo di raccontare la nostra realtà, il nostro mondo.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Dentro questo libro, c'è tutta me stessa, la mia vita, i miei pensieri, le mie emozioni.
Ci sono io, la mia passione per l'arte, la mia forza che mi permetterà di trovare sempre un po' di luce anche nei momenti più bui.
Ci sono io e il mio essere diversa.
Ci sono io e le persone che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui. Che hanno costruito con me questo mio piccolo mondo.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mio nonno paterno...
Mi ha sempre tirato su il morale nei momenti più tristi, mi ha fatto compagnia durante le mie ore di studio quando la stanchezza superava la voglia di fare, mi ha fatto ricominciare a vivere ed io non riuscirò mai a trovare un modo per ringraziarlo abbastanza di essere stato la mia ancora, il mio punto di riferimento.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
La mia migliore amica ha letto per prima il mio romanzo.
Lei è stata l'unica che mi è stata accanto durante il trasferimento e credo che non potevo darle un ringraziamento migliore.
Mi ha sempre sostenuta, anche quando il resto del mondo mi si rivolgeva contro.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Credo che l'ebook sia un'ottima idea, soprattutto per noi che, adesso, passiamo la maggior parte del tempo su internet.
Per me, però, nulla supera il tenere stretto un libro tra le mani e lo sfogliare le pagine, facendole entrare completamente dentro di te.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso sia un nuovo modo di approcciarsi alla lettura e spero che riuscirà a riappassionare noi ragazzi di oggi, che abbiamo un po' perso questo bellissimo dono.
 

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Martedì, 19 Novembre 2019 | di @BookSprint Edizioni

2 COMMENTI

  • Link al commento Mike inviato da Mike

    Brava Paola... Sei la migliore...

    Venerdì, 22 Novembre 2019 22:47
  • Link al commento Gabriel inviato da Gabriel

    Bravissima paola

    Giovedì, 21 Novembre 2019 00:35

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