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BookSprint Edizioni Blog

18 Ott
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Intervista all'autore - Kledy Speziale

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me è una cosa molto importante, importante perché credo e affermo che la scrittura sia lo specchio della mia anima, io attraverso la scrittura esprimo tutte le mie emozioni, tutti i miei sentimenti e anche i miei stati d'animo.
Scrivo perché solo con la scrittura riesco veramente ad esprimere la mia persona, il mio essere interiore, attraverso la scrittura riesco ad arrivare al cuore e alla coscienza delle persone, un motivo per il quale scrivo è che voglio abbattere l'oblio.
Le emozioni che provo mentre scrivo sono tante, posso esprimere tutto ciò con un solo termine cocktail, quest'ultimo è il termine più adatto per descrivere ciò che provo mentre scrivo, mi emoziono, ho paura, rido, tutto può avvenire tra un verso e l'altro, tra un capitolo e un altro.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Io scrivo libri esclusivamente che parlano di me nessun mio futuro lettore si potrà mai aspettare qualche opera che non sia io il narratore oppure aspettarsi un libro con personaggi che hanno vita propria, io scrivo esclusivamente di me stesso e delle emozioni, luoghi che il mio corpo mi suggerisce.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere per me "La mia vita in versi liberi" è una vittoria, anzi una piccola vittoria, è sicuramente la partenza di un lungo inizio per il futuro della mia carriera da scrittore, essa rappresenta la mia prima opera, voluta, pensata, mi ricorderà un giorno tutte le notti che ho dedicato a questa opera per finire il prima possibile e dare inizio alla carriera da scrittore.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
No assolutamente, sono una persona molto decisa e sono uno scrittore che prima di far nascere un'opera penso al titolo, poi non c'era molto da pensare anche perché tratta di poesie in versi liberi e dato che parlo di me in ogni sfaccettatura il risultato finale è stato "La mia vita in versi liberi".
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Se mi trovassi in un’isola deserta vorrei con me le opere di Anna Todd, ossia “After”, perché ammiro molto lo stile della scrittrice in questione e non solo la sua opera che si divide in diversi liberi, è molto interessante e non mi stanca mai la storia e la questione di rileggere.
 
6. Ebook o cartaceo?
Assolutamente cartaceo perché, penso come tutti i lettori e scrittori, amo l'odore dei libri, della carta, inoltre i libri nascono in formato cartaceo. Assolutamente non ho fatto il formato e-book del mio libro perché se lo facessi romperei la storia, la tradizione e la bellezza a di toccare con mano la carta e sentire grazie alla percezione olfattiva l'odore di nuovo, della carta, della storia.
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Posso dire che mi sono sempre interessato al mondo della scrittura e in particolare nel 2018 e poi a seguire 2019 mi sentivo pronto e maturo abbastanza nel mondo della scrittura per realizzare il sogno che avevo quando ero più piccolo ossia scrivere un libro, pubblicarlo e poi non smettere più di scrivere.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Come ho già detto precedentemente questo libro nasce da un desiderio di quando ero bambino.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere il proprio lavoro diventare libro assolutamente è una bellissima soddisfazione perché si inizia a scrivere a volte con poche aspettative altre volte con tante aspettative e in fine tra l'insicurezza e l'incertezza vedi il lavoro finito poi capisci e metabolizzi i propri valori e inizi a capire le proprie capacità e inoltre ti rendi conto che niente è impossibile della vita, bisogna solamente crederci ed essere costante per arrivare all'apice dell'obbiettivo.
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non ho avuto una prima persona perché ho scritto su una piattaforma dedicata e grazie ad essa ho ricevuto numerosi commenti da tante persone e non solo di una in particolare.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non supporto l'audio libro anche perché un libro va letto con il proprio corpo per il semplice motivo che riesci ad emozionarti e a provare numerosi colpi di scena tra te e il libro mentre con l'audio libro ascolti per pigrizia di leggere e sono certo che non proverà mai le emozioni che in genere si toccano leggendo con le proprie emozioni.
 
 
 
 
 

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Venerdì, 18 Ottobre 2019 | di @BookSprint Edizioni

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