1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere è una passione travolgente che mi accompagna da sempre.
È una forza capace di generare in me, ogni volta che tengo la penna tra le mani, una potente energia creativa, un fiume di emozioni talmente intense che hanno il potere di farmi crescere le ali e volare in alto.
È la bellezza della scrittura, la possibilità di poter eternare con le parole, emozioni, luoghi, avvenimenti, e questo è in fondo anche la poesia della vita.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Molto.
A differenza di altri romanzi e racconti scritti precedentemente in cui le storie e i personaggi venivano partoriti dalla fantasia, il racconto "Ai piedi di Sua Maestà" nasce dai ricordi della protagonista e rappresenta l'opera del cuore, quella in cui ci sono dentro più emozioni che parole.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Era da tempo che volevo fermare con la penna un tratto della mia vita, perché ritengo che sia stata fantastica e di questo ringrazio davvero il Signore, per avermi concesso di viverla e onorarla nel rispetto dei valori in cui credo e ricordare oggi gli anni passati con sentimenti profondi di amore e gioia.
L'infanzia, l'adolescenza, la prima giovinezza, le persone care, i luoghi vissuti che non si dimenticano, i primi amori.
Tutto questo, meritava di essere narrato come in una bella favola.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è scaturita dai luoghi dove è ambientato il racconto.
"Ai piedi di Sua Maestà" vuole appunto raccontare la storia della protagonista, vissuta in uno dei paesi etnei, alle pendici del vulcano Etna, definito dalle nostre parti come la "Montagna", o più ancora come "Sua Maestà".
Ma nello stesso tempo, l'Etna, spesso presente tra le righe del racconto narrato, vive parimenti alla protagonista, un ruolo in cui il tempo è scandito da ricordi di magia e bellezza, da spettacoli di meravigliosa scenografia che la rendono agli occhi di tutti i siciliani, degna del titolo di Sua Maestà.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Premesso che non mi piacerebbe vivere in un'isola deserta, vorrei rileggere la Divina Commedia e approfondire la conoscenza della Bibbia, della quale ho letto finora pochissimo.
6. Ebook o cartaceo?
Questo libro uscirà anche in ebook, ma tutti i libri che ho letto e che possiedo sono di carta, decisamente, meravigliosamente da gustare nel loro fantastico, insostituibile profumo.
Quindi cartaceo.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Quest'opera di cui parliamo oggi, è la decima pubblicazione, nell'arco di sei anni, tra romanzi, racconti e libri di narrativa per l'infanzia, tuttavia non mi sento di dire che ho intrapreso la carriera di scrittore.
Scrivo semplicemente perché mi piace e non potrei farne a meno, per il resto sono una moglie, una mamma, una nonna, una donna che ha lavorato per quasi quarant'anni, ma ha scritto fin da bambina e scriverà fin quando avrà questa vena creativa dentro l'anima, facendo proprio il classico motto "Carpe Diem".
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'idea di scrivere questo libro, come dicevo prima, nasce dalla voglia di fermare con la penna un tempo che è stato, ed è stato bello.
Durante la stesura di questo racconto è successa una cosa incredibile.
Ho ripreso la corrispondenza, carta e penna, con una compagna di scuola degli anni settanta che avevo perso di vista da molti anni e con la quale, all'epoca, corrispondevo. Ho sentito il bisogno di cercarla e l'ho ritrovata.
A un certo punto, passato e presente sono tornati a vivere sulla stessa linea di confine e questo mi ha fatto riflettere ancora di più sul pregio e la bellezza della scrittura che è decisamente eterna.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Si prova una grande emozione, a maggior ragione quando quell'opera ci è così cara come lo è per me "Ai piedi di Sua Maestà".
Questo il motivo per cui desidero ringraziare l'Editore Vito Pacelli e tutti i collaboratori della Casa Editrice che hanno reso possibile la riuscita di un ottimo lavoro di scrittura e una magnifica copertina del libro.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Non lo ha ancora letto nessuno.
Sarà una piacevole sorpresa per i miei cari e per i lettori che avranno voglia di scoprire, tra queste righe, la parte più autentica di me stessa.
Un regalo, però, questo libro me lo ha già fatto.
È stato scelto dalla giuria ed è tra i semifinalisti di Etnabook, il 1° Concorso Internazionale del Libro, nato a Catania e verrà premiato a fine Settembre.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Credo che poter ascoltare alcuni racconti, da una bella voce e con la giusta cadenza, possa essere una cosa interessante e molto piacevole.