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BookSprint Edizioni Blog

23 Ago
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Intervista all'autore - Vincenzo D'Onofrio

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono un grafomane, scrivo qualunque cosa mi passa per la mente.
Iniziare a scrivere è come essere vicino ad un cespuglio di more, una attira l'altra, come i ricordi: apro il cassetto e man mano che vengono fuori li trascrivo, così, disordinatamente e poi li accantono.
Dopo un tempo, quando mi ricapitano sotto mano, li rileggo e mi meraviglio ed è allora che mi emoziono, così faccio ordine e incomincio di nuovo a scrivere.
 
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sono in grado di inventare e trasformare qualunque cosa. Le avventure, i rischi per terra, mare e cielo e le novità sono stati il motore portante della mia vita e tutto quello che sono in grado di scrivere fanno solo parte della mia vita reale, come reali sono i fatti che, anche se in maniera molto ridotta, ho trascritto sul mio libro.
 
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
È iniziato con il trascrivere alcuni episodi essenziali per timore di demenza senile, visto che avevo già settanta anni. Per molti anni sono stato costretto ad accantonarlo, poiché di notte avevo degli incubi pazzeschi e di giorno ero assalito da pensieri nefasti. Ho rifatto un grande lavoro introspettivo fin quando mi sono rimesso in sesto. Volevo lasciare una testimonianza a riprova di come si può correggere e cambiare il corso di una vita fatta di errori, anche se dovuti a retaggi del passato.
 
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Assolutamente, due sole alternative: "Tante vite in una", da subito, ma mi sembrava molto presuntuoso, così ho optato per: "Senza Tregua da Zero a Ottanta".
 
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Magari "Avventura dell'Uomo” di Piero Scanziani o dei Kolosimo sui "Misteri dell'Universo" in alternativa libri di mineralogia,
Sono uno che scava dappertutto, tanto nella mente umana, quanto sotto terra come nel cosmo:- unicamente per fame di sapere e non per altro!
 
6. Ebook o cartaceo?
Personalmente, a me piace tastare, sfogliare, sentire gli odori e...
 
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Come dicevo sono un grafomane e scrivo di tutto, prose che decantano luoghi reali, poesie e fatti della mia infanzia ed altre solo di sensazioni, con tutto ciò non mi reputo un vero scrittore.
 
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
L'incoscienza di un diciannovenne che non si oppone al volere dei genitori e porta con se la propria sorella in un viaggio da Milano a Barcellona (Spagna) su un’auto con un carico occulto di... ad alto rischio doganale.
 
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una cosa inimmaginabile, vedere materializzarsi qualcosa che fino a poco tempo era solo nella mia fantasia. È una grande soddisfazione personale!
 
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio libro deve ancora uscire!
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non saprei, una volta le vecchie signore avevano chi leggeva i libri per farle addormentare, così come la nutrice per i bambini.
 
 
 
 
 

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Venerdì, 23 Agosto 2019 | di @BookSprint Edizioni

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