1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Nato a Cremona il 25/12/44. La mia formazione, più per necessità che per scelta è stata di natura tecnica. Assunto alla Olivetti di Ivrea come disegnatore, dopo tre anni ho intrapreso l'insegnamento e mi sono laureato in Scienze Politiche. Negli ultimi anni della mia esperienza lavorativa ho incontrato la Qualità, affiancandomi anche alla cultura giapponese. Ultimamente ho aperto uno studio di consulenza, fino alla pensione.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sembrerà strano, ma rileggo spesso "I promessi sposi" di A. Manzoni. Ci sono pagine magnifiche ed ineguagliabili, Alla fine mi dico che io sono un principiante, un dilettante che ha ancora molto da imparare...
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
È un peccato! Il piacere di leggere e sfogliare un libro cartaceo è impagabile!
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non è stato un colpo di fulmine! Non avrei mai pensato di mettermi a scrivere. Poi, quando è finita l'esperienza lavorativa ti senti pieno di idee e metterle su carta, ti sembra del tutto naturale e giusto; adesso mi auguro che qualcuno le legga...
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'ambientazione è del tutto fantasiosa ed anche fantascientifica, ma io non sono mai stato particolarmente appassionato di fantascienza; l'obiettivo del libro è di partire da una critica all'attuale società per esporre tutte le mie idee utopiche sulla comunità, in una prospettiva sì fantasiosa, ma anche, purtroppo, molto attuale.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Stiamo vivendo un secondo medioevo, dove tutti i valori, tutte le utopie sono state azzerate; così facendo non sappiamo dove stiamo andando, non abbiamo un modello di società alternativo che ci guidi, ed anche la politica ne soffre terribilmente. Ci vorrà un evento altamente drammatico, come descritto nel libro, per "ritornare alle origini"?
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Come ho già detto l'ho scoperta qualche anno fa, quando si è esaurita l'esperienza pittorica....
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Questo libro non è il primo che tratta questo argomento (l'utopia comunitaria) che rappresenta un po' il filo conduttore di tutti i libri che lo hanno preceduto e che aspettano solo di essere pubblicati, ma è quello più completo, che non avrei potuto scrivere se non ci fossero stati gli altri che in qualche modo l'hanno preparato.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Inizialmente avevo scritto solo la prima parte, che è stata pubblicata con un diverso titolo ("processo nello spazio"), ma la conclusione non mi lasciava affatto soddisfatto, in quanto lasciava in sospeso molti interrogativi!!
Molte ore insonni mi hanno "suggerito" la trama che l'hanno completata!
10. Il suo autore del passato preferito?
A. Manzoni.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Il libro deve essere cartaceo e fisicamente presente e consultabile nella tua biblioteca.
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