1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato e cresciuto in un piccolo paese della provincia di Napoli Calvizzano. Il nostro giocattolo preferito era il mitico pallone arancione Supersantos. La Via Provinciale era la strada della mia infanzia, la Via Provinciale era la strada della nostra libertà e quando scendevo da casa correvo di un fiato fino al campetto di Nasti. Il Campetto di Nasti era il nostro stadio, era il nostro mondo era tutti i nostri sogni. La Nasi era una fabbrica di bibite dove si trovava il campetto.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Qualsiasi libro che parli di libertà...
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’eBook?
Sono all'antica, mi piace il contatto fisico con il libro, mi piace sentire l'odore della carta…
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Non sono uno scrittore...
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Lasciare qualcosa di mio su questa terra...
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Nessun messaggio.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ripeto non mi reputo uno scrittore, ma solo uno che scrive le proprie emozioni.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
NO.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
NO.
10. Il suo autore del passato preferito?
Pasolini, Gramsci, Berlinguer...
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non mi piace...