1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Mi chiamo Campanale Vitantonio, per gli amici Vito. Sono nato a San Severo e vissuto sempre lì, anche se nella mia breve vita, sia per motivi di studio, sia per motivi di lavoro stagionale sono sempre in viaggio. Nel tempo libero mi occupo di promozione e valorizzazione del territorio e dei riti legati ad esso.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Ne consiglierei molti, ma in quest'ultimo periodo sono molto legato al libro di André Aciman, “Chiamami col tuo nome”. In un mondo che sembra così andare avanti velocemente, alle volte si perdono le piccolezze quotidiane, che riempiono la vita d'amore. Ostacoli da superare, per vivere a pieno il vero se stesso, nonostante sembri un mondo evoluto, ma allo stesso ha prodotto allergie a mondi da sempre esistenti ma oggi fin troppo esternati in modo grottesco.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Non sono molto a favore dell'eBook, essendo contenuto in una memoria "volatile" ed intangibile. Sono ancora affezionato al libro cartaceo, che posso stringere tra le mani, sfogliandolo e sentendone l'odore. A lettura finita si carica di ricordi, di pensieri, divenendo ancora più importante di quando lo si è acquistato.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
La scrittura può essere, a parer mio personale, entrambi. La scrittura è come una persona: può piacerti a primo impatto, come può piacerti solo frequentandola e conoscendola. La scrittura è un colpo di fulmine per chi legge, ma amore ponderato per chi scrive, dopotutto per far innamorare qualcuno oltre il tempo, bisogna utilizzare tanta tanta accortezza.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
L'amore per la mia terra, in particolar modo l'amore che nutro nei confronti dei riti religiosi della Settimana Santa. Credo che sia un modo, anzi, un periodo che affascini non solo i credenti, ma da chi ha voglia di impressionarsi e scorgere qualcosa di più profondo nell'anima del territorio.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Amate la vostra terra, nello stesso modo in cui amate vostra Madre. Dopotutto la Terra ha generato la Vita.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Scrivere della mia passione ed il mio amore, per i riti della mia terra è nato durante il percorso di studi universitario per due motivi: da un lato la voglia di valorizzarlo e farlo conoscere, dall'altro la paura di perderlo.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì. Più di uno. Ma quello che mi rimarrà nel cuore sono le innumerevoli porte che si aprivano, per poter farmi realizzare il lavoro di ricerca. Quanti volti generosi e sorridenti ho incrociato nel mio cammino!
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No mai!
10. Il suo autore del passato preferito?
Ne sono più di un paio. Ma il preferito in assoluto rimane Pascoli. Leggendo, nella mia mente si dipingono quadri… in particolar modo "Lavandare".
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia qualcosa di fantastico, per tutti, non solo per chi ahimè non possiede il dono della vista. Quando un libro stupendo, incontra voci ricche di pathos è un combo.
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Mi incuriosisce molto, lo prenderò di certo. Bravo prof.
Scritto da Raffaella Luongo
il Domenica, 17 Novembre 2024 16:45
Il libro sembra molto bello ,complimenti.
Scritto da sara pala
il Giovedì, 14 Novembre 2024 10:34
Gli ultimi saranno i primi...le cadute insegnano a camminare ????????
Scritto da Marialuisa Mainenti
il Domenica, 10 Novembre 2024 22:13
Vi ringrazio per l'ottima recensione, Grazie
Scritto da Giuseppe
il Venerdì, 08 Novembre 2024 09:39
Ho già prenotato il libro, non vedo l'ora di poterlo leggere. Bravo Francesco per aver…
Scritto da Isabella
il Venerdì, 25 Ottobre 2024 12:41