Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie.

BookSprint Edizioni Blog

29 Mag
Vota questo articolo
(0 Voti)

Intervista all'autore - Roberto Dameri

1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono figlio di contadini piemontesi che, mentre frequentavo le elementari si sono trasferiti a Genova.
Anche se in gioventù avevo scritto delle poesie ormai perse, l'impellente necessità di scrivere è nata intorno ai cinquant'anni, quando dentro di me sono nati certi personaggi che volevano vedere la luce.
Da allora ho scritto circa trenta libri, anche se al momento ne ho pubblicati solo 6.

2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Da oltre un anno dedico poco tempo alla scrittura perché mi sembra di non aver più nulla da dire. Nei momenti di eroico furore del passato, se mi è permessa l'espressione, scrivevo anche 10 ore di fila.

3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ne ho parecchi, ma se devo dire un solo nome accennerò a Giampaolo Pansa di cui ho letto almeno una decina di testi.

4. Perché è nata la sua opera?
Volevo narrare la storia di un giovane teppista conosciuto in gioventù, di cui poi ho perso le tracce. Poiché a vent'anni aveva già fatto il contrabbandiere di sigarette e lo spacciatore, ho immaginato che da adulto sarebbe diventato un delinquente, un amorale ed un egoista che disprezzava tutto e tutti, peggiore del "Bel-Ami" di Maupassant e del Dorian Gray di Oscar Wilde.

5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Le origini contadine hanno influenzato assai i primi lavori, popolati di personaggi delle mie contrade.
L'approdo a Genova e gli studi successivi mi hanno portato ad approfondire certi argomenti storici, soprattutto della mia città, evidenti in molti testi successivi.
 
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe le cose, anche se raccontando i personaggi storici cerco di attenermi il più possibile alla realtà.
 
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Nei primi scritti c'era molto di me, come credo succeda a tutti gli scrittori alle prime armi, poi ho dato vita ai personaggi cercando di immedesimarmi in loro con distacco, senza attribuirgli i miei sentimenti.
Faccio una precisazione: non mi ritengo uno scrittore, casomai un dilettante che scrive.
 
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia moglie Maria Grazia, la quale ormai è stufa di correggere i mie libri perché dice che ne ho scritto troppi.
 
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Alla moglie.
 
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Probabilmente sì, anche se non avrà il fascino e non darà il piacere del cartaceo.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Se serve ad incrementare la lettura ben venga.
 
 
 
 
 

Acquista il Libro sul nostro ecommerce

 

 

Mercoledì, 29 Maggio 2019 | di @BookSprint Edizioni

Lasciaun commento

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità.
Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

I contenuti e i pareri espressi negli articoli sono da considerarsi opinioni personali degli autori che
non possono impegnare pertanto l’editore, mai e in alcun modo.

Le immagini a corredo degli articoli di questo blog sono riprese dall’archivio Fotolia.

 

BookSprint Edizioni © 2023 - Tel.: 0828 951799 - Fax: 0828 1896613 - P.Iva: 03533180653

La BookSprint Edizioni è associata alla AIE (Associazione Italiana Editori)