1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nata e cresciuta?
Sono nata a Genova cresciuta in un piccolo paese di periferia, a differenza di ciò che significa periferia per la gran parte delle metropoli, la periferia di Genova è la parte più tranquilla, ospita le riviere che sono la perla della Liguria.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Sicuramente "Il Piccolo Principe", può essere una favola e un grande insegnamento per gli adulti.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Il cartaceo è ciò che il libro rappresenta, il profumo, lo scricchiolio delle pagine, ma rappresenta anche il passato, l'eBook è il futuro, è la lettura dei tempi frettolosi.
Credo che entrambi abbiano una grande importanza.
Il cartaceo non farà più da arredamento nelle nostre case, l'eBook arrederà la nostra mente di nuovi racconti.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Un colpo di fulmine, sono pensieri che attraverso le dita prendono forma, una sinfonia di ticchettii che compongono la musica del racconto.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
I ricordi che non vorrei andassero perduti, le sensazioni, i profumi di qualcosa che non c'è più.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Vorrei provare attraverso le parole, giocando con le parole a farvi sentire e provare ciò che io ho vissuto.
Impresa ardua, lo so.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
La scrittura mi ha sempre accompagnato dal piccolo diario con la grafia incerta, passando alla prima macchina da scrivere "lettera 33" regalata dal mio papà per finire alla tastiera di un pc.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Tutto questo libro è improntato sui ricordi, ma certamente il pensiero dei miei genitori che mi hanno lasciata è per me qualcosa in più, è la malinconia di non aver detto loro tutto ciò che avrei da dire.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Sempre e forse non è a termine, si termina solo quando non si ha più nulla da dire e credo sia la più grande rammarico dell'essere umano.
10. Il suo autore del passato preferito?
Oscar Wilde.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Una frontiera fantastica, è proprio ciò che ascolto durante le giornata, alternando musica e audiolibro, in questo momento ascolto "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo e vi confesso che mi vergogno un po', la grandezza di certi autori fa sentire il mio libro come un piccolo tema delle elementari.