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06 Apr
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Intervista all'autore - Pasquale Ruggiero

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Sono nato a Sarno (SA) il 28/05/1948, sono sposato dal 1970 con Michelina Franco ed ho 3 figli tutti sposati. Sono pensionato ed ero impiegato in un’azienda per il trasporto pubblico di Salerno.
 
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Io consiglierei libri di autori di storie locali per far conoscere la storia locale che ritengo sia molto importante per capire da dove veniamo, consiglierei ai miei concittadini di tutt'Italia di leggere i libri della Prof.ssa Gaetana Mazza.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
Rimane sempre importante il cartaceo perché rimane indelebile.
 
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
È un amore ponderato.
 
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Tramandare alle future generazioni gli usi e i costumi di un popolo che ha una storia millenaria. La necessità di tenere in esercizio costantemente la mia memoria per motivi di saluti e di far capire che nulla è impossibile. Invito chiunque di esercitarsi nel raccontare fatti e storie che conducono alla conoscenza di chi ha vissuto prima di noi la nostra località. I miei racconti sono frutto di un passa-parola di gente contadina di umili origini.
 
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Di leggere questi miei racconti che non sono altro che la memoria di un uomo che ha vissuto tra contadini non essendo un contadino, nel libro troveranno i loro genitori e nonni che hanno vissuto nel passato e che hanno costruito una società come la nostra.
 
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Ho sempre avuto la passione di scrivere fin dalle scuole elementari, ho sempre cercato di raccontare e di esercitarmi nella scrittura per migliorarmi.
 
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Quando ho scritto il libro ho avuto modo di incontrare il più anziano del paese, ho ascoltato gente molto anziana che ha tanta voglia di parlare con qualcuno sui tanti ricordi ed episodi che potrei citare, il più importante è Zi’ Fonz Pastore, un vecchietto che ha vissuto più di 100 anni, mi raccontava fatti del paese, un uomo con un’energia che ha conservato fino alla fine della sua lunga vita.
 
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
No, mai.
 
10. Il suo autore del passato preferito?
Giovannino Guareschi, il mio paese è simile a Brescello! A tutt'oggi ci sono ancora i Don Camillo e i Don Peppone.
 
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
L'ho sperimentato ma non è granché, è sempre meglio leggere un buon libro nel silenzio della notte.
 
 

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Sabato, 06 Aprile 2019 | di @BookSprint Edizioni

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