1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?
Come si può facilmente intuire dal nome che porto (Ciro) sono di origine campana e precisamente di Napoli dove ho vissuto quasi la metà dei miei anni.
La mia era una famiglia numerosa e rumorosa, la nostra casa era sempre affollata e sembrava di essere in una stazione all'ora di punta, mia madre era sempre indaffarata tra panni da lavare e casa da rassettare e il suo compito sembrava non aver mai fine, era la prima ad alzarsi dal letto e l'ultima a coricarsi.
Non ho mai goduto appieno la mia infanzia o gioventù , eravamo in tanti e il lavoro di mio padre non bastava a coprire le esigenze della famiglia.
Appena finita la scuola dell'obbligo ho dovuto rimboccarmi le maniche per cercare lavoro e essere di supporto all'economia familiare.
Come tanti ragazzi ho avuto numerosi flirt, ma è solo all'età di 25 anni che conobbi Laura, la donna della mia vita, ci sposammo e di comune accordo ci trasferimmo a Roma dove vivevano i suoi genitori.
Insieme abbiamo vissuto anni felici e insieme abbiamo gestito diverse attività di ristorazione, la sua energia era inesauribile e di grande stimolo, purtroppo l'ho persa nel 2017, una brutta malattia ha messo fine alla sua vita e gettato nello sconforto la mia.
Ecco come mi sono rifugiato nella scrittura.
2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?
Certamente i classici che sono alla base della letteratura contemporanea, essi esercitano ancora un grande fascino e sono la chiave di lettura dei diversi comportamenti umani, influenzano il lettore e lo aiutano a riflettere su punti di vista nascosti o inesplorati.
3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ eBook?
L'eBook è una grande innovazione, finalmente il lettore ha la possibilità di avere il libro o l'autore preferito sul palmo della mano, tutto questo senza muoversi da casa, ma credo che il fascino della versione cartacea sia ancora di grande impatto, visivo e emotivo, sfogliare le pagine o accarezzare la copertina del libro preferito esercita ancora una grande presa, vedere una colonna di libri su una mensola è veramente bello.
4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?
Nel mio caso è un colpo di fulmine, come ho già scritto nella mia biografia, non ho mai avuto tempo per scrivere qualcosa di mio, ma non ho mai interrotto la lettura di un libro, sul mio comodino c'è sempre stato qualcosa da leggere, è un’abitudine che mi ha trasmesso mio padre e anch'io come lui prima di dormire preferisco sempre leggere qualcosa.
La lettura mi ha sempre affascinato e tramesso la voglia di scrivere qualcosa che appassionasse il lettore e lo coinvolgesse nelle storie come tante volte ha coinvolto me.
5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Una scommessa fatta a me stesso, che è quella di riuscire ad appassionare e emozionare il lettore, oltre naturalmente riuscire a pubblicarlo.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Un libro è qualcosa di prezioso, oggi si consuma tutto e subito, sembra che ci sia sempre meno tempo per leggere e questo mi rattrista molto, quando ci si sente infelici, nervosi, affidarsi alla lettura di un libro è una grande terapia, immergersi in una storia, emozionarsi per essa fa bene allo spirito e all'anima.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Era un sogno in un cassetto, avere un idea su cosa scrivere e vedere prendere corpo piano piano ti dà una sensazione bellissima.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Sì, quando ho finito il romanzo e l'ho letto a mia moglie si è emozionata e ho visto due grosse lacrime agli angoli degli occhi.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Veramente no, quando ho deciso di scrivere questa storia, avevo già in mente i personaggi e lo sviluppo, gli unici dubbi che mi assillavano erano quelli di riuscire a rendere tutto scorrevole e appassionante.
Ai lettori il responso.
10. Il suo autore del passato preferito?
Ernest Hemingway.
“Il vecchio e il mare” è un vero capolavoro.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Non mi so pronunciare, non sono ferrato sull'argomento.