1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Dopo anni di studi nella mia città natale, Torino, sulla psicanalisi, mi sono avvicinata alle discipline esoteriche e alla conoscenza delle principali religioni orientali.
Durante questi studi sono venuta a conoscenza della tecnica dell'ipnosi regressiva, e approfondito l'argomento sottoponendomi io stessa a questa fantastica esperienza.
Essendo da sempre portata alla scrittura ho infine desiderato pubblicare un libro e finalmente questo sogno si sta realizzando.
2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non esiste un momento preciso nell'arco della giornata, da dedicare alla scrittura.
Il libro era già tutto nella testa e l'ho riportato su carta nei momenti più disparati, seguendo il mio istinto.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Diversi sono gli autori che prediligo, ma in particolare preferisco Brian Weiss, la Tamaro, Stephen King e ultimamente ho trovato particolarmente istruttiva la lettura di Clarissa Pinkola Estés.
4. Perché è nata la sua opera?
Il bisogno di raccontare ciò che sono stata.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
La possibilità di seguire i miei studi, di leggere gli autori preferiti, hanno influito in maniera importante nella mia formazione letteraria.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Per me raccontare ciò che ero è stata una vera e totale evasione dalla realtà, però è stato altresì importante raccontare qualcosa di me.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Molto di ciò che è scritto appartiene al mio vissuto.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Le persone a cui ho dedicato l'opera sono state fondamentali: Marina, Maria e Patrizia.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia figlia Maria che ha approvato il romanzo, mi ha stimolata ad andare avanti e mi ha aiutata nella ricerca di un editore.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Secondo me l'ebook otterrà sempre maggiori riconoscimenti e sarà seguito da molte persone, ma il fascino della carta almeno per ancora molto tempo resterà immutato.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ritengo sia una pigrizia mentale enorme e non mi trova concorde nel suo sviluppo, salvo casi particolari.