1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Sono un teologo biblico e mi occupo di divulgare aspetti importanti della Parola di Dio.
Questo libro cerca di spiegare nella maniera più completa possibile tutti gli aspetti, noti e poco noti, legati alla figura dello Spirito Santo, la terza Persona della Trinità.
Inutile dire per me è stato un onore parlare di Lui, ed ho provato emozioni grandissime quando ho proprio sentito che Lui mi assecondava e mi sosteneva con la Sua Sapiente Presenza.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Il contenuto, pur essendo un libro di ricerca e di studio sul testo biblico, è anche molto personale, perché espone esperienze mistiche avute nel corso della mia vita. La fede in Gesù Cristo fin da giovane, il battesimo nello Spirito Santo, mediante l’evidenza delle lingue, sogni e visioni, hanno segnato profondamente il mio carattere e il mio rapporto con un Dio Vivente che si degna di dialogare con noi e di venire incontro ai nostri bisogni.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
La Persona dello Spirito Santo è stata nei secoli troppo trascurata, se non addirittura quasi “snobbata”. Attualmente è in corso un acceso dibattito per contrastarla, contristarla se non addirittura negarla. Lo Spirito Santo in realtà lascia fare, perché non contende con l’uomo.
Io ho cercato di dare a Lui, tutta la dignità e l’importanza che può avere un Dio Creatore!
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo è una provocazione perché molti hanno sentito parlare di Spirito Santo, ma non sanno Chi sia e che funzione abbia. Figuriamoci se in Italia qualcuno sa cosa significhi il termine “Paracléto” o come dicono i greci nella loro lingua moderna “Paràclitos”!
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Sicuramente l’unico libro degno di essere portato è LA BIBBIA. Non ci sono spiegazioni che tengano: è il Libro di Dio! Dio si aspetta che noi lo leggiamo, così come io mi aspetto che tutti leggano questo mio libro.
6. Ebook o cartaceo?
Tutte e due le forme sono mezzi di diffusione utili a trasmettere cultura. Dio è degno di essere letto in tutti i modi e in tutte le forme.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
La Parola di Dio mi ha da sempre affascinato per la sua semplicità e contemporaneamente per la sua profondità di sapienza. Giustamente l’apostolo Giovanni conclude nel suo Vangelo dicendo che non basterebbero tutti i libri del mondo per raccontare di Gesù Cristo!
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il libro è pieno di citazioni bibliche che dimostrano ampiamente le caratteristiche della Persona dello Spirito Santo, la Sua funzione nel mondo, le condizioni del Suo intervento per la guida dei credenti e la Sua partecipazione alla “nuova nascita spirituale” di chi crede nell’Evangelo di Gesù Cristo, il Messia degli Ebrei. Pochi realizzano che tutto viene dallo Spirito Santo: la salvezza, i doni, i carismi, i frutti, la resurrezione e ogni altra opera creativa di Dio.
Una notte ho chiesto allo Spirito Santo di parlarmi di Lui e ho sentito dentro di me una voce che mi diceva: “IO NON PARLO DI ME!”
Stupefatto ed atterrito, chiusi il portatile e quella notte non scrissi nulla. Poi meditai meglio che era proprio così. Lui parla di Gesù Cristo, e solo di Lui! Che meravigliosa realtà!
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Vedere stampato il libro è un’emozione grandissima che mi rende pieno di orgoglio: in qualche maniera Dio si è servito di me, ed io sono onorato di averlo servito con umiltà e sincerità di cuore, senza nulla togliere alla Bibbia e senza nulla aggiungere!
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie è stata la prima persona che ha letto questo libro e mi ha incoraggiato quando mi ha rivelato che questo è il miglior libro che io abbia scritto!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Se la tecnologia serve per fare cultura, ben venga! Anzi, era ora!