1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere per me, è uno sfogo.
Quando torno a casa, dopo una lunga giornata di aneddoti positivi e negativi, mi infilo sotto le coperte, appoggio il PC sulle mie gambe e lascio che le mie mani facciano il resto.
Scrivere mi ha salvata da tante situazioni non proprio belle e ogni volta che le mie dita sfiorano quelle lettere sulla tastiera del PC, mi sento libera di esprimere i miei sentimenti più bui senza che nessuno mi giudichi.
Quando scrivo mi sento libera, la mia mente vacilla tra i vari ricordi presenti in essa lasciando che questi si esprimano sotto forma di parole.
Quando scrivo do sfogo alle mie paure, alle mie numerose paranoie (non sempre negative devo ammettere), ci metto tutta me stessa.
La scrittura è stata il mio primo grande amore, c'è sempre stata, nei momenti belli, in quelli brutti, lei c'era e sono sicurissima che sarà l'unica che mi accompagnerà sempre, senza lasciarmi mai la mano, lei sarà sempre lì, pronta ad ascoltarmi senza mai giudicare le mie parole.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
In “Piuma” ci sono le mie emozioni più segrete e quindi vi confesso che “Piuma” sono proprio io sotto forma di libro.
“Piuma” è una parte di me, rappresenta un traguardo importante della mia vita e sono totalmente felice di comunicarvi che “Piuma” rappresenta la maggior parte della mia vita, in ogni sua sfaccettatura.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere “Piuma” ha significato davvero tanto per me, come ho già ripetuto diverse volte, mi ci sono messa con tutte le intenzioni, con tutto l'amore che avevo in corpo.
Ho curato nei minimi dettagli ogni poesia per far sì che chi abbia voglia di leggere le mie emozioni, le capisca a fondo.
Scrivere “Piuma” è stato in assoluto una delle esperienze migliori della mia vita.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo, non è stata assolutamente facile.
Ero indecisa tra varie alternative, sono entrata letteralmente in crisi.
Volevo dare un titolo alla mia opera che fosse facile da ricordare, un titolo apparentemente semplice ma che nascondesse svariati significati.
Dopo molte notti insonni passate a fantasticare su un possibile titolo, “Piuma” mi è sembrato più che adatto per la mia opera.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Senza alcun dubbio porterei con me un libro di Nicholas Sparks, precisamente vorrei con me su quell'isola deserta "Come un uragano" , che è stato il primo libro di questo fantastico scrittore che ho avuto il piacere di leggere.
Il motivo della mia scelta è semplice: "Come un uragano" mi ha avvicinato molto alla lettura ed ho visto svariati film tratti dai meravigliosi romanzi di Nicholas Sparks e adoro la sua visione dell'amore, che, devo ammettere, rispecchia anche un po' la mia visione.
Quindi assolutamente, porterei con me le meravigliose parole di Nicholas Sparks.
6. Ebook o cartaceo?
Senza alcun dubbio cartaceo (anche se penso che oramai la maggior parte dei lettori preferisca l'Ebook perché possono portare in giro tanti libri in un unico oggetto).
Preferisco il cartaceo perché adoro l'odore meraviglioso che emanano le pagine dei libri quando li sfoglio, poi io annoto qualunque cose sulle pagine dei libri e evidenzio tutto ciò che nei libri rappresenta la mia persona, personalmente, morirei se il cartaceo dovesse sparire.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non credo di aver preso una decisione per intraprendere questa meravigliosa carriera.
Ho lasciato fare al tempo, ho lasciato che il tempo scolpisse i miei sogni più segreti facendoli diventare opere d'arti.
Come ho già detto, il mio sogno è sempre stato quello di fare della mia passione, ovvero la scrittura, un lavoro e, tassello dopo tassello, sto riuscendo a costruire questo meraviglioso puzzle.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Premetto che scrivere è sempre stato un mio grande sogno ed ho provato tante volte a scrivere qualcosa lasciando però tutte le mie "opere" a metà.
Con Piuma è stato diverso.
Piuma è il lavoro a cui mi sono dedicata di più, credo per nessun motivo in particolare solo che Piuma contiene tutte le mie emozioni più intime.
Ci sarebbero tanti aneddoti da raccontare legati a Piuma, ma per ora mi limito a dire che tutti gli aneddoti sono legati ad un'unica e meravigliosa persona a cui tengo davvero tanto.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Credo sia un emozione impossibile da descrivere.
Vedere il proprio lavoro prendere vita davanti ai tuoi occhi è davvero agghiacciante, nel senso buono della parola.
Ho lavorato su "Piuma" per un bel po' di tempo, mi sono impegnata, ci ho impiegato ore, giorni, mesi.. in "Piuma" c'è una parte di me e vedere il mio sogno prendere vita e poterlo toccare con mano mi rende davvero davvero felice, ma non nego che ho paura che questo sia solo un bellissimo sogno da cui potrei svegliarmi da un momento all'altro e vedere svanire tutto in un batter d'occhio.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima persona a cui ho fatto leggere la mia raccolta di poesie è stata appunto la persona a cui ho dedicato tutta me stessa, la persona a cui ho dedicato la maggior parte delle poesie di "Piuma".
Ci tenevo a far sì che fosse questa persona a dare per primo un giudizio alle mie emozioni lasciate su un pezzetto di carta e, fortunatamente, queste mie emozioni hanno avuto un riscontro positivo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Trovo che l'audiolibro sia un bel passo avanti, in questo modo, chiunque può essere in grado di leggere.
Ad esempio le persone cieche possono usufruire dell'audiolibro per "leggere" i propri libri preferiti.
O magari, quando si è in treno e ci si vuole rilassare evitando di ascoltare musica, ci si infila le cuffiette e si ascolta il proprio libro preferito raccontato da qualcuno che è in grado di trasmetterti ogni emozione presente in quelle pagine.
Quindi sì, trovo che l'audiolibro sia un'ottima novità da portare avanti nel tempo.