1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
La scrittura per me rappresenta un alibi affinché abbandoni per lunghi attimi la realtà, una forma di evasione dal mondo esterno e di solitudine, scarnificando la mia anima a nuove emozioni.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Sono presente più della vita reale stessa, poiché nella mia vita talvolta adotto una maschera. Comunque per buona parte è autobiografico, al finale ho adottato una sorta di surrealismo propenso a far sì che l'uomo possa migliorare.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Rivivere del mio passato in modo marcato. Ho passato attimi nei quali il mio io veniva trascinato nelle pagine, sdoppiandosi e in certo qual modo facente parte di un mondo già visto e vissuto e che tutt'ora, nella mia vita, intravedo attraverso mio padre e mia madre.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Inizialmente ero orientato su Io Era. Io per quanto riguarda il mio presente ed Era per quanto concerne il mio passato. Poi assieme alla casa editrice, di comune accordo, si è deciso il titolo di Io Ero....
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Tolstoj Anna Karenina e come scrittore per una giornata protenderei per Nietzsche, poiché attraverso lui medesimo potrei scardinare la realtà alla quale noi tutti viviamo.
6. Ebook o cartaceo?
Entrambi. Oppure se devo sceglierne soltanto uno, cartaceo
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Fin da piccolo avevo questa prospettiva di scrivere brevi storie, fin che, nell'anno 2006 non mi venne l'idea di approfondire la mia creatività usandola per i miei racconti o romanzi... Comunque è un desidero che ho innato, insito in me dal momento in cui ho iniziato a comporre, su fogli di carta, le prime lettere.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Tutto è partito da un giorno qualunque, mentre passeggiavo per una collina assieme alla mia compagna. Di lì in poi ho avuto le prime idee del romanzo, gettandole successivamente su carta.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Be, una grande Emozione ovviamente. Ma l'emozione verrà colmata solamente quando ci saranno i primi responsi dei lettori, sperando siano positivi
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Be la mia compagna.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Utile soprattutto per i non vedenti ma anche per coloro che vogliono chiudere gli occhi e lasciarsi andare da parole che vengono scaturite da una voce o maschile o femminile di un audiolibro. Comunque sono favorevole, anche se preferisco il cartaceo.