2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Nel mio libro "Profondità d'stinti" direi gran parte del mio reale, è rappresentato in questo libro, tra vissuto personalmente, tra il sognare ad occhi aperti e ancora ascoltare lacrime e gioie tra i passanti della nostra vita.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Quest'opera cosa significa per me? Il maturare, il prendere forma del coraggio di affondare nel mare di genti, spronare la loro capacità d'ascolto... Quest'ultimo siamo tutti capaci di poterlo fare con l'udito... con lo sguardo... ma ascoltare con la sola forza dell'anima, aiuterebbe a vivere meglio. Senza temere, liberi, leggeri... Ricordate da neonati... quante volte ci sono state ripetute le prime parole da imparare... riuscite ancora a ricordare quanto fosse felice la tua anima per aver imparato ad ascoltare l'applauso, o l'emozione della vostra mamma, al primo vostro pronunciare "MAMMA"? La Purezza...
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo? Bella domanda... Direi senza fondamenta... come ogni mio pensiero, semplicemente libero, venuto fuori in una conversazione, giocando a fare i poeti tra conoscenti... Si rideva e si scherzava su chi fosse più profondo... chi fosse capace di usare al meglio il proprio istinto… Un gioco di parole che, rileggendo l'opera... possedeva questo, pensieri e parole che nascevano da un io profondo, e istintivamente scarabocchiavano fogli di carta con inchiostro ... Un buttar fuori il profondo dell'istinto...
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Farei una magra figura se vi dicessi che non leggo, forse un po' lo si può leggere tra le mie righe semplici... Mi appassiona sfogliare aforismi... pensieri... chi mi lascia qualcosa di forte, avvolgendo i miei pensieri... Paulo Coelho
6. Ebook o cartaceo?
La tecnologia, è qualcosa che ormai ha fatto perdere il contatto con la realtà… sarà per il mio essere di vecchio stampo, ma se devo provare a leggere, quando mi capita, amo assaporare il profumo dell'inchiostro sulla carta, rappresenta il tempo inciso dove con la mente, leggendo, puoi permetterti di volare...
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Avevo abbandonato gli studi dopo la scuola obbligatoria, e lavorando come apprendista artigiano come manovale del legno, iniziai a divertirmi a incidere frasi su spezzoni di legno, era un contemplare le parole tra le nervature di quei tronchi... poi da lì a poco, iniziai a scarabocchiare, è stato più un istinto naturale... Due anni fa poi la prima messa in opera del primo elaborato…
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Questo libro di poesia è nato da una raccolta di pensieri sparsi... non ha un aneddoto che lo rilega... direi che è nato dal momenti in cui ho iniziato a scriverne la prima poesia.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Non so quali sensazioni ho provato per prima… spesso li vedo come i miei pargoletti... piccole creature capaci di donare emozioni...
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Il mio professore di lettere...
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per me che non amo leggere a causa delle difficoltà visive... e disturbi, la vedo come una frontiera che apre le porte a chi vuole conoscere, vivere ed ascoltare ciò che da solo non riuscirebbe.