5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Volevo raccontare di sentimenti forti, tramite la realtà dei nostri giorni, rompendo gli stereotipi e ironizzando sui cliché. Troppo spesso leggo di personaggi troppo perfetti che conducono stili di vita irreali, fanno scelte completamente assurde che li portano comunque ad avere un lieto fine. Non è così che funziona la vita.
6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?
Voglio che i lettori si immergano nei sentimenti dei protagonisti, immedesimandosi un po' in loro. Voglio che riflettano sul significato della parola "amore" e sulla sua importanza. Uno dei tanti messaggi contenuti nel libro è che la vita va affrontata con coraggio, bisogna cogliere al volo le occasioni, vivere ogni secondo al meglio, perché il tempo non si ferma e non torna mai indietro.
7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?
Il mio primo racconto si intitolava "La scatola della memoria " scritto a 6 anni su un foglio di un Block notes a quadretti blu.
8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?
Ho scritto i primi due capitoli tutti d'un fiato, scaricando ogni emozione. Per la prima volta dopo tanto tempo, sentivo la mente e il cuore davvero liberi.
9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?
Arrivata al capitolo di Febbraio mi sono fermata. Sono passati mesi, poi è tornata l'estate e con essa la voglia di rimettermi a scrivere.
10. Il suo autore del passato preferito?
Mark Twain. Da bambina, "Le avventure di Tom Sawyer" era il mio libro preferito.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia un'opportunità in più per tutti, in particolare per chi non può leggere con gli occhi, da incoraggiare e promuovere.