2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Non ho un momento durante l'arco della giornata in cui scrivo. Di solito vado a periodi e se capita la settimana in cui sono particolarmente libera, sono capace di completare un romanzo in quel lasso di tempo. Di solito traggo ispirazione da quello che sogno la notte o da qualche dettaglio che vedo intorno a me. Un quadro che ho visto appeso in un bar, per esempio, mi ha ispirato un' intera trama.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Cammilleri. Sono una fan di Montalbano.
4. Perché è nata la sua opera?
É sempre stata il mio sogno e dopo la laurea ho avuto un periodo in cui, essendo disoccupata, non avevo niente da fare, e la mente poteva fantasticare come voleva.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Moltissimo. Penso che per poter scrivere sia necessario un'ambiente stimolante che spinga alla curiosità e all'apprendimento. Viaggiare, leggere assaporare ogni cosa: questo è di vitale importanza.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Entrambe. Scrivendo posso far diventare reali e tangibili protagonisti e situazioni presenti solo dentro di me. Penso che sia una delle cose più magiche che esistano. Qualcosa che prima è presente solo dentro di noi, che improvvisamente è condiviso con tutti. Scrivendo posso far diventare reali e tangibili protagonisti e situazioni presenti solo dentro me. Dare la voce delle gambe, delle braccia a personaggi che non esistono è qualcosa di indescrivibile. Certo questo si può realizzare se le persone condividono il libro e se lo fanno entrare nel cuore. Penso che questo sia il desiderio di ogni scrittore.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
I personaggi parlano e agiscono senza chiedermi permesso. Direi molto.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia mamma, che mi ha spinta sempre a leggere, studiare e usare la mia creatività. Da bambina mi raccontava molte storie prima di andare a dormire e proprio da questi stimoli è nata la voglia di inventare racconti da me.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ai miei genitori.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Sono tradizionalista, e preferisco il profumo delle pagine di un libro stampato.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Come prima: Preferisco immaginarmi quello che leggo nella mia mente e secondo me l'audiolibro fa perdere ogni fascino a una storia, rendendo il tutto meccanico.