3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere quest'opera ha significato realizzare un sogno che mi portavo dietro e che necessitava di essere trasposto sulla carta, d'altronde "son pagine di un libro, mica un laghetto, le favole, per favore, lasciatele ai bambini, queste son pagine di vita".
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo originario era "DUCHI SOPRANI E NUDI DI DONNA APPESI ALLE PARETI" con sottotitolo “Ogni cosa a suo tempo”, rivisto da chi ha curato la copertina in"DUCHI SOVRANI E NUDI DI DONNA APPESI ALLE PARETI" Ogni cosa a suo tempo, probabilmente più appropriato vista la presenza nel Terzo racconto di Maria Antonietta e Re Sole.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Mille splendidi soli di Khaled Hosseini dove il mirabile autore anche de "Il cacciatore di aquiloni" esprime l'eterno conflitto fra l'uomo e la sua coscienza.
6. E-book o cartaceo?
E-book è sicuramente il futuro, senza trascurare gli audio libri, molto utili per coloro che hanno menomazioni visive. Tuttavia rimango affezionato al fruscio delle pagine di un libro che fanno un rumore che incanta ed emanano odori ineguagliabili.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non considerandomi uno scrittore, ho ripreso a 57 anni la penna in mano dopo primordiali esperienze giovanili, dedicate soprattutto alla stesura di brevi poesie. L'occasione, seppure poco propizia, mi è stata data, delle serie non tutti i mali vengono per nuocere, dalla malattia che ormai da quasi venti anni mi fa compagnia. Sono affetto da Sclerosi Multipla secondariamente progressiva.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
È stata una dura lotta con me stesso, che ho superato solo grazie a colei che ha recensito la mia prima raccolta di poesie "UN PESCE PER AMICO" che mi ha pregato di continuare a scrivere. Per un guasto tecnico sul PC avevo perso tutto il lavoro fin lì svolto, poi da un punto di ripristino sono riuscito a recuperare in parte il file e così ho deciso di terminare l'opera.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una soddisfazione. Leggere le parole del correttore di bozze che mi ha riservato è stata una grande emozione.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mia moglie.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Ho già espresso il mio pensiero precedentemente.