2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Dipende dai punti di vista…
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Scrivere queste pagine ha in primo luogo significato gustare la libertà. Toccare con mano la semplicità della decisione individuale, scegliere il proprio destino. Pagare in prima persona gli sbagli dei miei personaggi, ma provare anche il loro amore, la loro sofferenza, la loro lotta, vederli cadere e rialzarsi a testa alta urlando il proprio dolore con orgoglio.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
Il titolo del libro ricorreva in ogni pagina. Un calvario, un’attesa, un conto alla rovescia. Non poteva essere più certo di così?
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Scrittore. Luigi Pirandello. È stato lui ad aprirmi gli occhi sulla vera cecità del mondo.
6. E-book o cartaceo?
Cartaceo. Amo sentire il profumo della carta, sfogliare le pagine, sentire la ruvidità sul tatto.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Non l’ho mai deciso sinceramente, però eccomi qui.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Queste pagine sono nate da emozioni forti che mi tormentavano di continuo. Un desiderio di espressione e voglia di raccontare. Scrivere mi fa sentire libera.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È un emozione meravigliosa, soprattutto quando durante la stesura si pensa di non portarlo a termine.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Una persona che mi è stata molto vicino in un periodo molto difficile.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È un ottimo strumento per chi non può leggere. Una risorsa da sfruttare al massimo.