3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ho avuto una passione per le opere di Giovanni Arpino. Leggo pubblicazioni di storia e di sociologia, in particolare di Edgar Morin. L'ultimo libro che ho letto è Pedagogia sociale di Paolo Orefice.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché volevo esprimere le mie idee politiche di fronte alla grande crisi che stiamo attraversando. E lo voluto farlo con un romanzo saggio.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Poco, ho lavorato essenzialmente di fantasia.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà ?
Per me rappresenta entrambe le cose.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Abbastanza, nel personaggio del nonno.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Nessuno in particolare.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio fratello.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Penso di no. Il libro cartaceo ha sempre la sua importanza.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sono molto scettico.