3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Non ho autori preferiti precisi, ne mi ispiro a qualcuno in particolare. Sono un fan di cantautori napoletani come Nino D'Angelo o Gigi Finizio con cui sono cresciuto. Probabilmente grazie a loro sono cresciuto con la vena poetica. Mi piacciono anche altri artisti nel mondo della musica, ma non ne ho uno in particolare.
4. Perché è nata la sua opera?
Ho deciso di pubblicare le mie opere per realizzare il mio sogno, far leggere i miei scritti a tutti e farmi conoscere per come sono realmente.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Dire tanto... forse tutto. Mi sono dovuto inventare qualcuno che mi ascoltasse, ed ho scelto il foglio.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Ciò che scrivo nelle mie poesie, è tutto ciò che mi succede nella vita reale. Non riesco ad inventare emozioni, preferisco esporre le mie.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto. Virgola dopo virgola.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sì. Ogni poesia riguarda una persona specifica.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Dipende dall'opera. Alcune sono state lette subito dai protagonisti della poesia, altre semplicemente da parenti o amici. Alcune da nessuno.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Sì credo di sì, anche se alcuni preferiscono il tradizionale libro da sfogliare. La tecnologia ormai è virtuale.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Mi piace molto come idea. Ho realizzato alcune poesie con questo metodo e lo trovo molto entusiasmante.