2. L’antologia di Sintetizziamoci è davvero unica nel suo genere, un tentativo ben riuscito di creare un’opera letteraria grazie all’incontro e allo scambio di idee sui social network. Come è nata questa idea?
L’idea è nata esplorando attentamente i social, in particolare Facebook, e notando con rammarico, che qualsiasi pubblicazione, dopo un po’ spariva, si inabissava, coperta dalle nuove. Cercammo, quindi, un modo per “trattenere” le pubblicazioni, a nostro avviso degne di nota, dando visibilità agli autori, attraverso i mezzi di cui abbiamo parlato prima. L’idea della sintesi invece, nasce dalla constatazione che essa sia un ottimo espedinete per catturarare l’attenzione del lettore, sempre più distratto dalle vicende quotidiane. I sintoscritti, infatti, sono concentrati di vita quotidiana.
3. 105 autori, più di 400 pagine. In che modo siete riusciti a portare a termine un lavoro tanto grande?
Sintetizziamoci, col tempo, è divenuta una grande famiglia. Grazie alla condivisione dei nostri pensieri, delle emozioni e delle idee, siamo giunti ad una buona conoscenza personale, che ha consentito un ottimo livello di collaborazione. Tutti, autori e amministratori del gruppo, abbiamo contribuito uniti, alla sua realizzazione e siamo molto fieri dei risultati.
4. Credete che avrà successo? Perché?
Innanzitutto noi crediamo che l’antologia vada incontro alle esigenze del lettore di oggi; è una lettura semplice, perché “sintetica ”, immediata, con la quale ci si può deliziare la sera, o in tram, o nelle ore di spacco, senza temere di perdere il filo. Il lettore può saltare da una pagina all’altra, senza mai perdere la concentrazione. È un libro da tenere in auto, in borsa, sul comodino. Sono attimi, concentrati di emozioni, nelle quali l’impulsività con cui sono state scritte, raggiunge il lettore subito e gli permette di immergersi, seppur per poco, nel mondo dell’autore, nella sua vita… e magari immedesimarsi o “criticare”, o aprire meglio gli occhi verso il prossimo. La ricchezza di argomenti, la vivacità, mantengono il lettore attento, senza dare mai spazio alla noia. Ciò senza penalizzare lo stile, infatti la tecnica si fonde perfettamente con la trama.