2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Ogni momento può essere propizio per la scrittura di una poesia.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
T. Tranströmer.
4. Perché è nata la sua opera?
Avendo partecipato più volte a concorsi letterari locali e non ed avendo ricevuto in passato un certo gradimento da parte di chi mi stava attorno, ho pensato di cominciare a pubblicare e l'ho fatto prima con un'altra casa editrice. Lo scopo principale per cui mi cimento in questa attività è quello di mettermi in una più vasta comunicazione con il pubblico; sto infatti apprestandomi a mettere in atto quanto necessario per la prossima stesura di un libro che ha come intenzione quella di esplorare e confrontare trasformazioni avvenute nella mia terra di origine con termini di paragone di più ampio respiro, adesso che viviamo in un periodo, secondo me, di superamento e critica del postmodernismo.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Ha avuto un certo peso sì, ma non rilevante.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere per me è un modo di raccontare, ma soprattutto di interagire con un più vasto pubblico
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Abbastanza.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
La voglia di raccontare e di interagire.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Ho fatto leggere i miei primi libri di poesie scritte come coautore ad amici e parenti, su cartaceo e sui gruppi da me fondati su facebook. Il mio primo libro scritto come autore singolo è stato già visto sempre sulla pagina facebook dei gruppi sopra menzionati.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Sì, tanto più quanto l'e-book riesce ad essere interattivo col lettore.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Dal momento che nel nostro Paese si leggono sempre pochi libri rispetto ad altri paesi europei, come spesso si sente dire nei vari media, l'audiolibro è un ottimo strumento per fare apprezzare meglio la poesia; sarebbe tuttavia necessario, secondo me, far conoscere ad un vasto pubblico questo strumento non soltanto inserendolo nei siti ad hoc, ma facendone una sorta di marketing multimediale, se così si può dire.