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18 Apr
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Intervista all'autore - Fernando Isacco Benato

1. Parliamo un po’ di Lei, dove è nato e cresciuto?

Sono nato il 26 luglio del 1999 a Camposampiero (PD) e sono poi cresciuto nella città di Padova. Fin da piccolo, ho frequentato la parrocchia di San Michele Arcangelo, sotto la guida del parroco Don Giuseppe e del suo aiutante Don Francesco. Dall'età di 12 anni, ho iniziato a fare il chierichetto e sono poi diventato sacrestano. Ho voluto seguire Dio e la Chiesa perché mi sono sempre sentito attratto dall' Onnipotente e dalla Sua Casa. Quando ho fatto la Cresima, il giorno 27 aprile del 2013, il mio cuore ha esultato di gioia per la felicità di poter continuare nel cammino di avvicinamento a Dio, secondo la Sua volontà. Ho sempre pensato che fosse Dio a decidere del mio destino e quindi mi sono affidato, mi affido e sempre mi affiderò a Lui. Mi piace molto leggere la Bibbia come pure mi piacciono le persone che tentano di fare la volontà del Signore, come i profeti. Quando sono andato in pellegrinaggio a Lourdes, con la mia parrocchia, nel giugno del 2015; mi sono sentito onorato di glorificare la Madonna e spero di poterci andare molte altre volte ancora. Là è stato tutto fantastico, il momento, i paesaggi, il santuario, la grotta di Lourdes, la storia di Bernadette ed ho pregato affinché la Santa Vergine possa sempre seguirmi ed aiutarmi.




2. Che libro consiglierebbe di leggere ad un adolescente?

Ad un adolescente, io consiglierei sempre di leggere la Bibbia, perché lo aiuti a formarsi spiritualmente già dalla sua infanzia, preparandolo nel modo migliore e più vicino a Dio, al cammino della sua vita. Quando si leggono le pagine della Bibbia, si percepisce meglio l'Onnipotenza Divina che ci da forza e coraggio. Leggendola non ci si sente mai soli, perché c'è sempre Dio o un Suo angelo custode che ci veglia e ci protegge. Piano piano, leggendo e comprendendo la Bibbia, un adolescente potrebbe migliorare la sua devozione a Dio, tentando di seguire meglio la Sua volontà in modo da avere una persona in più che possa migliorare questo mondo. Se un adolescente riuscisse a trovare Dio, troverebbe di conseguenza un vero Padre, Fratello ed Amico che lo aiuterebbe sempre a rialzarsi quando la vita lo portasse a delle situazioni difficili. Quando una persona mette Dio al primo posto, Lui lo proteggerà e lo aiuterà sempre, per essergli stato fedele.



3. Cosa pensa della progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell’ e-book?

Io penso che la progressiva perdita del libro cartaceo a favore dell'e-book sia una cosa sbagliata. Tutte e due infatti hanno le loro caratteristiche peculiari che possono soddisfare le diverse esigenze dei lettori. Come infatti si potrà ben capire, vi sono lettori che preferiscono sentire, toccare ed appassionarsi ad un libro percependo da esso sensazioni che solo il cartaceo può passare; mentre altri lettori preferiscono una lettura scevra da tutto ciò che non riguarda la pura e semplice comprensione del testo. Oltre a ciò, l'informatica è ancora una materia giovane, che non è stata ancora perfezionata e quindi ancora tutta da scoprire. Io comunque amo tutte e due le letture, perché ognuna mostra la stessa cosa da due punti di vista diversi ed il confronto tra i due potrebbe essere sempre molto interessante.



4. La scrittura è un colpo di fulmine o un amore ponderato?

La scrittura per me è un colpo di fulmine ponderato perché se all'inizio vi può essere un sentimento, un'emozione che parte dal cuore e scivolando sul corpo arriva alla mano e quindi alla penna o alla tastiera; non è detto che tutto ciò che esce dal cuore sia sempre perfetto. L'uomo, al contrario di Dio, non è certamente perfetto ed io meno degli altri, ma come tutti gli altri sono perfettibile e quindi posso migliorarmi, di conseguenza; se in un primo momento nel cuore mi nasce un'emozione, una sensazione particolare, successivamente la rielaboro per cercare di renderla sempre migliore, come d'altronde cerco di migliorare me stesso nel cammino di avvicinamento a Dio. Certamente il colpo di fulmine è sensazionale, ma come si sa poi passa. La ponderatezza invece, fine a sé stessa può risultare noiosa. La miglior cosa quindi, è un sentimento, un'emozione che nasca dal cuore e quindi meravigliosa; migliorata poi nella ponderatezza per ottenere un risultato più esatto di un colpo di fulmine e più vivo di un amore ponderato nell'ottica di diventare migliore di quello che sono.



5. Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

La cosa che mi ha spinto a scrivere questo libro è la volontà di trasmettere l'amore immenso che Dio ci dà. Desidero glorificarlo e onorarlo, perché Lui è la cosa più importante del mondo e deve essere sempre al di sopra di tutto; di conseguenza credo che dovrebbe essere chiamato: "Imperatore Celeste", per indicare la Sua Onnipotenza. Oltre a questo, mi piacerebbe aiutare molte persone che hanno perso la fede in Dio e in sé stesse, a ritrovare la giusta strada nella pace e nella serenità interiore, in modo che ci siano più possibilità di costruire un mondo migliore e quindi più vicino a Dio.



6. Quale messaggio vuole inviare al lettore?

Il messaggio che voglio inviare al lettore è la scelta di seguire o non seguire il Buon Dio. Chi vorrà seguire per sua volontà e con amore Nostro Signore, riceverà tanto amore, gioia e felicità nella Sua Casa che è nei Cieli, e là il Padre Eterno lo accoglierà sempre come il figlio amato e lo abbraccerà stretto a sé tra le sue braccia. Chi invece non vorrà seguire il Buon Dio, troverà solo disperazione, male, dolore e amarezza sentendosi abbandonato e solo e tutto questo non perché Dio lo punisce, ma perché allontanandosi da Lui, non sarà più protetto dal male. Per questo motivo, voglio dire a tutte le persone che sono alla ricerca di qualcuno da amare e che le ami, di cercare Dio, perché Lui riempirà tutti i cuori nati liberi e gioiosi ma poi divenuti gelidi e freddi per le sofferenze della vita; trasformandoli in quello che erano, liberi e gioiosi ma soprattutto felici di amare essendo poi riamati.



7. La scrittura era un sogno nel cassetto già da piccolo o ne ha preso coscienza pian piano nel corso della sua vita?

La scrittura, per me è stata una presa di coscienza che pian piano è entrata nel corso della mia vita, perché quando ero più piccolo mi piaceva solo giocare al computer senza pensare ad altre cose. Ho poi iniziato a scrivere quando ho incominciato ad appassionarmi alla storia ed ancor più alla religione. Nella mia mente ho sempre voluto lodare e glorificare il Buon Dio e per questo ho voluto scrivere poesie ed inni in Suo onore.



8. C’è un episodio legato alla nascita o alla scrittura del libro che ricorda con piacere?

Sì, c'è un episodio legato alla nascita del libro che ricordo con piacere e che mi ha condotto a fare il libro. Io non sono mai stato bravo a scrivere poesie, né ero un genio nel fare altre cose; in un certo senso non sapevo fare nulla di creativo, però in tutta la mia umiltà e riconoscendo l'Onnipotenza di Dio, Gli ho chiesto che mi desse il lume, l'intelligenza per comporre inni e poesie in Suo onore, per glorificarlo e onorarlo restandogli sempre vicino.



9. Ha mai pensato, durante la stesura del libro, di non portarlo a termine?

Durante la stesura del libro, ho sempre pensato di portarlo a termine e l'idea di abbandonare il progetto non mi ha mai sfiorato la mente. Io avevo dato la mia parola al Signore di lodarlo, onorarlo, glorificarlo e scrivere inni e poesie in Suo onore e quella parola l'avrei mantenuta ad ogni costo. Devo dire però, che se sono riuscito a scrivere il libro e a portarlo a termine, devo ringraziare Dio e gli angeli che nei volti di molte persone, mi hanno protetto e aiutato.



10. Il suo autore del passato preferito?

Il mio autore preferito del passato è Giacomo Leopardi, perché era un poeta dolce, gentile e romantico, ma soprattutto perché aveva un animo nobile, che per me lo contraddistingueva da tutti gli altri poeti. Ciò che mi ha positivamente colpito di lui infatti, è stata la poesia “A Silvia”, alla donna che lui amava. In quella poesia infatti, si riesce a percepire tutto l'amore che il Leopardi provava per lei, il desiderio di donargli il suo cuore per esserne poi ricambiato, anche se il fato aveva deciso che non era quello il loro destino. Certe volte, quando una persona si innamora di un'altra e sa che alla fine non potrà restare insieme a lei, perché il destino ha deciso che quella non doveva essere la loro strada; si sente il cuore straziato, come se qualcuno lo avesse ucciso dentro... L'unico modo per andare avanti e non deprimersi è non arrendersi mai, ma cercare sempre di proseguire per la nostra strada, affrontando tutte le battaglie che la vita ci metterà nel nostro cammino, perché la vita è una guerra e ci sono tante battaglie che dobbiamo vincere per superare questi momenti difficili e un modo per vincere queste battaglie e la guerra stessa è chiedere aiuto a Dio perché tenendoci per mano, ci aiuti a superare ogni battaglia.



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

La nuova frontiera dell'audiolibro per me è una cosa buona, perché chi lo volesse, potrebbe ascoltare molto tranquillamente il libro anche durante i momenti di relax o di spostamento in treno, bus o aereo senza per questo impegnare gli occhi. Oltre a ciò, questa è una cosa del tutto nuova e quindi penso che dovrà passare un po' di tempo prima di poterla apprezzarla appieno.

 


 

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Lunedì, 18 Aprile 2016 | di @BookSprint Edizioni

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