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03 Mar
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Intervista all'autore - Dory Terraneo

1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?

Per me scrivere è un piacere, un’abitudine. Scrivo sin da bambina come ho detto nelle note dell'autrice di questo volume.



2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?

Parecchio anche se molto spesso sento la voglia di raccontare storie di altri che mi hanno colpito particolarmente e che arricchisco con fantasia. E soprattutto colgo l'occasione di parlare dei viaggi fatti in qualità di accompagnatrice turistica.



3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.

Questo libro è nato soprattutto per raccogliere tutti i miei scritti, sia autobiografici che di fantasia e che non avevo mai pubblicato.



4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?

La scelta è stata molto sofferta. Inizialmente doveva chiamarsi solo "Petali", ma la mia redattrice mi ha suggerito di cambiare nome in quanto esistevano già altri lavori con lo stesso titolo. Così ho scoperto che "Petali" è la parola più inflazionata della letteratura attuale. Dopo diversi tentativi sono approdata al titolo definitivo “Settembre...petali e corolle” che rispecchia anche il mio amore per il mese di Settembre che appare in diversi brani.



5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?

Vorrei solo il mio computer dal quale posso scegliere i miei autori preferiti.



6. E-book o cartaceo?

Anche se l’e-book è considerato il futuro del libro, io preferisco ancora il cartaceo, e la magia di poterlo sfogliare.



7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?

Nel 2007 quando il Prof. Manrico Zoli mi ha convinta e spronata a pubblicare quello che all'epoca stavo scrivendo, ovvero "Incantesimi del caleidoscopio" che è stato il mio primo romanzo, ho raccolto lusinghieri consensi.



8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?

Come sopra precisato è nato con l'idea di raccogliere tutto quanto avevo scritto fin da ragazza. La scrittura del libro è nata da una frase scherzosa detta alla mia amica Antonia: "Se io miscelassi: racconti, divagazioni poetiche e riflessioni...cosa ne dici se facessi questo cocktail?" La sua risposta fu: "Fallo molto ricco!"



9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?

Una gioia profonda possibilmente da condividere con altri.



10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?

Antonia Gaita (poetessa di Parma), e parzialmente letto dal Prof. Zoli (autore della quarta di copertina e critico letterario).



11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?

Non mi sento di esprimere una opinione su questa nuova frontiera che non è a me congeniale.  


 

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