2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tanto, forse più di quello che sembrerebbe. Sono favole quelle racchiuse nel libro, ma in ognuna di loro son presenti quei valori nei quali ho creduto, sin da piccina: giustizia, amicizia, amore... E poi ci sono i bambini ai quali sono rivolte. Da molti mesi sono loro i veri protagonisti della mia vita, con i genitori.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Mi ha portata in tanti piccoli mondi, nella natura, in mezzo agli animali. Ad animali che si aiutavano, si amavano e mi ha permesso di credere che finché la fantasia sarà presente nella nostra vita, nessuno potrà dirci che qualcosa non esiste. Il sogno può tutto. Questo libro è il riassunto di un percorso che sto compiendo con i bambini speciali. Raccontare loro favole, dedicarle ogni giorno mi ha consentito di migliorarmi, di capire, di comprendere quanto la vita sia dolorosa, a volte, ma speciale. Perché negli ospedali si compiono i veri miracoli.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta è stata semplice, essendo la ''Fatina'' dei piccoli e delle loro famiglie, ho deciso di scegliere esattamente questo titolo perché credere alla fate significa lasciare speranza per il mondo.
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
Amo la grandezza di Oriana Fallaci, il più grande esempio femminile di giornalismo e scrittura. Non s'è fermata mai con la sua inesorabile voglia di far trapelare la verità. I suoi romanzi, i suoi libri sono pieni di vita.
6. E-book o cartaceo?
L'amore per il cartaceo supera di gran lunga la novità tecnologica. La dolcezza di fare un'orecchietta alla pagina preferita, scrivere una dedica per chi adoriamo, sottolineare le frasi più belle, incontrate durante la lettura e magari farle leggere a chi amiamo. Regalare un libro, facendo in modo che le emozioni passino da un cuore ad un altro, il profumo che non muta col tempo. Il cartaceo ha una magia particolare.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Sin da piccina sentivo la necessità di emozionare con le parole, di renderle quasi '' vive''. Crescendo ho compreso che quella strada era giusta e che i sogni vanno sempre coltivati, specie se possono ''guarire'' e portare mille felicità, anche nella tempesta.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Penso all'inizio ad Ylenia, una bambina che ora ha più di due anni. Ha subito un intervento importante, molto importante e le promisi di farla sognare. Sono ancora la sua Fatina, sono ancora la sua fatina magica. Da lì la mia vita è diventata incantevole.
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
È una sensazione che ancora non saprei spiegare. Sono una sognatrice, di conseguenza penso di vivere in un sogno. Forse non mi sveglierò mai. Questo desiderio realizzato lo devo a chi ha visto in me una creatura piena di magia.
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
Mio padre. L' uomo più importante della mia vita, colui che m'ha trasmesso l'amore per il mondo e la tenacia di puntare sempre al meglio. Tra poco sarà il suo compleanno, non c'è stato regalo migliore di questo. Gli occhi lucidi di chi vede in sua figlia una piccola e grande fatina magica. E anche mia madre, la più grande parte di me. Questo libro ha tantissimi cuori, che battono all'impazzata, non c'è solo quello di Marina.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
È davvero molto interessante, un nuovo modo di rendere magiche le parole perché loro son magiche sul serio.