2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Quando trovo il tempo libero, dopo aver aiutato i miei in campagna.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Ci sono tanti autori che mi piacciono; in questo momento amo molto la letteratura horror, i thriller, la fantascienza.
4. Perché è nata la sua opera?
Da una ricorrenza di un sogno sognato.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il libro è frutto di un sogno, mentre le battute sono ricavate parzialmente dal contesto sociale.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
La differenza non è molta, perché la realtà è quando racconti quello che ti è successo nella vita di tutti i giorni, l'altra è spaziare nella fantasia mescolando sogno, realtà, luoghi, ecc.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Niente di me, ma solo quello che ho vissuto nei sogni e nella vita reale.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
No, però alcune giornate vissute con i miei genitori e i miei amici, mi hanno dato spunto per qualche battuta, realizzazione dei posti, luoghi, ecc.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
Allo staff della BookSprint.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Secondo me si, però il cartaceo è ancora meglio, perché in fondo puoi sentire, toccare e vedere con mano il libro quando è nuovo.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Da un lato potrebbe essere bello, però dall’altro non dà la possibilità al lettore di sentire con la sua voce, immaginando e creando il suo mondo quando legge il libro che si trova in mano.