3. Il suo autore contemporaneo preferito?
La mia autrice contemporanea preferita è Margaret Mazzantini i cui libri sono diventati anche successi cinematografici grazie all' attività del marito, regista.
4. Perché è nata la sua opera?
Perché questa povera opera è uscita indenne dopo aver attraversato una selva di critiche irte come lance da selvaggi. Ho combattuto con tutti i miei amici e mi sono arresa!
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale in cui sono cresciuta non era versato alla letteratura, salvo mio padre che, pur non essendo un letterato, amava a suo modo la lettura.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Tutte e due le cose. È un modo per raccontare la realtà e in pari tempo un modo per evaderne scoprendone il lato ironico e comico.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Ci sono tratti della mia vita che ritenevo incomprensibili e incomunicabili agli altri; credo invece che si possano capire e trovare riscontri in altri vissuti.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sono stata aiutata.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A due psichiatri.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Non so rispondere a questa domanda. Per me un libro è da sfogliare. La perdita del cartaceo per me è un lutto. Il futuro? Ben venga anche l'e-book!
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Penso che sia un utile strumento pubblicitario.