2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Tante cose di me sono presenti in questo libro, tantissime a dire il vero, il mio stato d'animo, le mie emozioni, le mie speranze senza escludere i desideri e la sofferenza che si prova in certi momenti della propria vita.
3. Riassuma in poche parole cosa ha significato per Lei scrivere quest’opera.
Questo libro non ha voluto altro che essere una lettera d'amore alle persone che più amo al mondo. Con tanta paura nel descrivere i personaggi perché' anche loro fanno parte della mia vita reale. Ma poi chi ha già letto il libro ha capito cosa volevo dire e allora la soddisfazione è stata veramente tantissima. Sentire che le persone si sono emozionate nel leggerlo. Ecco questo penso sia la cosa più bella che i lettori mi potessero dire, l'aver procurato un'emozione, essersi sentiti partecipi alla storia.
4. La scelta del titolo è stata semplice o ha combattuto con se stesso per deciderlo tra varie alternative?
La scelta del titolo è stata semplice. Il titolo c'era già ancora prima che nascesse il libro
5. In un’ipotetica isola deserta, quale libro vorrebbe con sé? O quale scrittore? Perché?
I libri che vorrei con me sono tanti, quello che preferisco è "L'arte di correre sotto la pioggia" di Stein Garth, la sensibilità dello scrittore nel descrivere l'uomo visto dal cane. Semplicemente favoloso. Mi ritrovo a volte a guardare il mio cane e cercare di indovinare se anche lui potrebbe sentire le stesse cose. Un altro libro che mi piace moltissimo è "l'ombra del vento" di Zafon e questo perché' parla di libri...la biblioteca dei libri dimenticati, dove si dice che ognuno di noi è destinato ad un libro particolare. Ma poi ce ne sarebbero tanti altri che mi regalano emozioni quando li leggo, ma questi due sicuramente sono fra i miei preferiti.
6. E-book o cartaceo?
Preferisco sempre il cartaceo. L'odore della carta stampata, la mia fissazione di andare in fondo ad ogni libro e leggere le ultime due righe....con l'e-book non darebbe la stessa emozione.
7. Quando e perché ha deciso di intraprendere la carriera di scrittore?
Veramente questa è una domanda molto difficile perché' non mi sento uno scrittore ma solo una persona a cui piace scrivere emozioni. Deciso di lanciarmi in questa avventura dopo che alcune amiche avevano letto una traccia di quello che poi sarebbe diventata la mia prima opera. Incitata da loro e dalla mia mamma ho deciso di provare ad intraprendere questa nuova avventura, che spero mi porti lontano.
8. Come nasce l’idea di questo libro? Ci racconterebbe un aneddoto legato alla scrittura di questo romanzo?
Il libro è nato da un sogno. La mattina dopo mi sono alzata e ho cominciato a scrivere. All'inizio neppure io ci credevo tanto ma poi man mano che andavo avanti mi sono appassionata e l'ho finito. Mio figlio non è riuscito a leggerlo e questo un po' mi dispiace, ma lui si è sentito troppo coinvolto che mi ha letteralmente mandato a quel paese!!!
9. Cosa si prova a vedere il proprio lavoro prendere corpo e diventare un libro?
Difficile descrivere l'emozione che si prova. Quando sono arrivate le mie copie a casa "complete" beh...ho pianto. Ho visto realizzato un sogno nato da un sogno...
10. Chi è stata la prima persona che ha letto il suo libro?
La prima lettrice è stata la mia mamma in assoluto e la seconda la mia migliore amica.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Sinceramente non mi piace molto però forse sono io che ho la "fissa" della carta. Sicuramente utili per tutti coloro che non sono in grado di leggere ma solo ascoltare.