2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Scrivo volentieri nel pomeriggio, sempre a mano, prima di passare al computer. Comunque è un lavoro gratificante, ma faticoso.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Uno nello specifico non saprei. Mi piacciono gli scrittori latino-americani, alcuni anglosassoni. Tra gli italiani ho un'ammirazione sconfinata per Primo Levi. Anche Pavese, Fenoglio, Calvino e altri autori di quel periodo. Tra le donne Dacia Maraini.
4. Perché è nata la sua opera?
Il mio libro si è ispirato ad una vicenda avvenuta nel mondo universitario che mi aveva particolarmente colpita. Poi scrivendo la trama si è arricchita con molte altre storie create da me, ma sempre vicine al mondo della realtà e così pure i personaggi si sono delineati sempre meglio a mano a mano che scrivevo.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Il contesto sociale nel quale sono vissuta ha influito molto. Scriveva già mio nonno, scriveva mio padre e scriveva anche mia zia alla quale ho dedicato un mio libro precedente. La passione per la scrittura e per la lettura è molto forte nella mia famiglia. Anche i miei figli scrivono, quando riescono a ritagliare un po' di tempo dal loro lavoro.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Scrivere è un modo per raccontare la realtà, ma anche i sentimenti e le emozioni che si provano nella vita.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Penso che ci sia abbastanza di me , sia per molti ricordi, sia per emozioni vissute in varie epoche della mia vita.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Sicuramente sono stata incoraggiata a scriverla prima da mio marito e poi dal maggiore dei miei figli.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mio marito e poi a mio figlio il quale se n'era molto interessato.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’e-book?
Penso che l'e-book vivrà felicemente, ma sempre col supporto del libro stampato. La carta è insostituibile per me.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Personalmente non ne sono attratta, ma credo che in certi casi possa essere molto utile.