2. Nell’arco della giornata qual è il momento che dedica alla scrittura?
Durante la giornata faccio il volontario in ospedale con molta dedizione e sono gratificato perché sono stimato dal personale, dai medici e dai pazienti. Mi rimangono le ore notturne per scrivere specie le ore piccole della notte, nel silenzio più assoluto.
3. Il suo autore contemporaneo preferito?
Andrea Camilleri per la poliedricità della sua vita e delle sue opere, specie quelle con l'italiano misto al dialetto siciliano, prima non tanto gradite ma oggi tanto apprezzate.
4. Perché è nata la sua opera?
Per oltre un decennio ho vissuto nell'incertezza, dovuta alla malattia di mia moglie.
5. Quanto ha influito nella sua formazione letteraria il contesto sociale nel quale vive o ha vissuto?
Sono stato seguito nei vari corsi scolastici ed anche all'Università da due miei zii uno Magistrato e l'altro Sottosegretario al Parlamento, che mi imponevano delle regole alquanto rigide. Oggi li ringrazio.
6. Scrivere è una evasione dalla realtà o un modo per raccontare la realtà?
Anche se si pensa di evadere la realtà persiste, qualunque cosa si scrive emerge sempre la realtà.
7. Quanto di lei c’è in ciò che ha scritto?
Tutto me stesso, immergendomi completamente nel personaggio che, pure se di fantasia, dice sempre ciò che io penso.
8. C’è qualcuno che si è rilevato fondamentale per la stesura della sua opera?
Mia moglie che considero il mio Angelo custode e a cui dedico ogni mio scritto.
9. A chi ha fatto leggere per primo il romanzo?
A mia nipote che è un'assidua lettrice de miei elaborati.
10. Secondo lei il futuro della scrittura è l’ebook?
Bisogna andare al passo con i tempi però preferisco il cartaceo e sentire il profumo della stampa.
11. Cosa ne pensa della nuova frontiera rappresentata dall’audiolibro?
Per chi si accontenta è bene, io preferisco leggere, mi interessa di più.