1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Domanda difficile per avere in me una sola risposta. Diciamo che in una domanda come questa vi sono dentro infinite risposte. Parto sempre dal presupposto che Mosè è stato ed è tuttora il mio punto di riferimento. Per scrivere i 10 comandamenti si è fidato dell'ascolto. Prima ha ascoltato e poi ha scritto. Ma prima di scrivere, uno deve fidarsi e deve crederci. Per me è questa la vera magia della scrittura. Uno per scrivere deve credere in qualcosa e in qualcuno. Molto spesso mi soffermo a pensare se Mosè non si fosse fidato di Dio. Se per un motivo o l'altro non avesse creduto alla parola di Dio e non avesse inciso nella tavola i 10 comandamenti. Ecco, che mondo sarebbe stato senza un Credo? Io penso che uno deve farla la fatica di credere sempre in qualcosa o in qualcuno perché senza credo non può esserci vita. Ognuno di noi ogni giorno combatte per qualcosa o qualcuno perché crede che sia cosa buona e giusta donarsi per chi si ama. E alla fine si tirano le somme su quanto si è perso. Perché non esiste persona al mondo che ha creduto in qualcosa e poi ha vinto. Chi crede perde sempre. Ma c'è una cosa che non perde mai : il cuore che ci ha messo per ciò in cui ha creduto. Quello resta. È necessario ricordarselo se si vuole ricominciare. Quindi per me scrivere è avere fiducia verso gli altri, credere in me stesso e amare il prossimo.