1. Che cos’è per Lei scrivere, quali emozioni prova?
Scrivere, ma anche leggere, è comunicare con il mondo, con il resto dell'umanità. E' una sensazione straordinaria poter legare idealmente tutti gli uomini nell'unico linguaggio degno di essere parlato e vissuto: il linguaggio dell'uomo evoluto, della mente, della ragione, del sentimento, il linguaggio che unisce e crea ponti solidi tra la gente e tra le genti.
2. Quanto della sua vita reale è presente in questo libro?
Io non vorrei annoiare gli altri raccontando di me. Ma, è inevitabile, ogni scritto racchiude sempre anche un poco dell'anima di chi lo scrive. I miei sentimenti non sono temi agili e popolari di discussione in una realtà dove i novelli santuari sono i centri commerciali e le cose i nuovi gli idoli. Perciò di tanto in tanto mi reco nella piazza dei sentimenti difficili e cerco di parlarne con gli altri attraverso, appunto, il libro.