1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Sono nato sotto una tenda perché mentre io nascevo, c'era il terremoto ad Orta Nova (Fg) e insieme alla terra, tremava anche mia mamma perché in quelle condizioni doveva far uscire un bambinone di 5 Kg e mezzo. Andò tutto bene e iniziai la mia esistenza nel caldo torrido di Orta Nova, seguito dall'emigrazione nelle fitte nebbie di una Torino piena di grandi opportunità, la successiva integrazione, gli studi, i primi amori, le prime delusioni e finalmente il tanto sospirato riscatto sociale. Nel 1970, grazie ad Antonietta, conobbi una piccola frazione valdostana, Margnier, che fa parte del comune di Chambave.
Il secondo dopoguerra, l’emigrazione, la scoperta di una frazione valdostana disabitata e la volontà di riportala in vita. Questi alcuni degli elementi del racconto di Tommaso Lapenna “Le pietre di Margnier” edito dalla BookSprint Edizioni (e-book disponibile).